Ieri è stata la Giornata della Memoria, una giornata interamente dedicata al ricordo e alla commemorazione di tutte le vittime dei campi di sterminio creati dai Nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Da sempre, lo sappiamo, ricordare e riflettere sulle atrocità accadute aiuta a sensibilizzare le nuove generazioni che non hanno vissuto tali errori: bisogna ricordare e comprendere gli errori (e gli orrori) della storia, anche per impedire che simili atrocità accadano di nuovo in futuro.
L’Olocausto, da qualsiasi prospettiva lo si guardi, è stata una delle più grandi disgrazie dell’intera storia umana e decine e decine di autori, non solo di romanzi o saggi storici ma anche di fumetti, hanno prestato la loro penna al racconto del suo racconto. Tra di essi troviamo Art Spiegelman, fumettista statunitense divenuto noto soprattutto grazie alla graphic novel Maus in cui racconta attraverso l’allegoria con gli animali la tragedia dello sterminio degli ebrei e che nel 1992 lo ha portato a vincere il Premio Pulitzer.
Sembra dunque assurdo vista l’importanza che questa graphic novel ha conquistato negli ultimi vent’anni, ma una scuola del Tennessee ha vietato la circolazione del fumetto Maus e rimosso il fumetto dal programma di Letteratura (Language Arts) per oscenità e diffusione di nudità femminile nella descrizione di un’ebrea sopravvissuta all’Olocausto.
L’accaduto si è verificato in una scuola del Tennesee, la McMinn Country School, già nota nel paese come una scuola dai programmi estremamente conservativi riguardo la storia della schiavitù e del razzismo in America.
“Sono sconcertato”, ha dichiarato Art Spiegelman, autore di Maus, in un’intervista alla CNBC, “Mi ha lasciato a bocca aperta.” Successivamente ha definito “Orwelliana” la scuola per la decisione. Spiegelman ritiene, come molti, che la graphic novel sia stata vietata nella scuola non per la nudità descritta o il turpiloquio utilizzato in certi punti della narrazione, ma piuttosto per l’oggetto del libro, ossia la storia dei suoi genitori ebrei nei campi di concentramento nazisti.
La Giornata della Memoria è ormai trascorsa ma non è mai troppo tardi per ricordare quanto accaduto, anche tramite libri o altri prodotti simili. Qui trovate cinque film da noi consigliati per ricordare l’Olocausto.
Fonte: CNBC