Sappiamo tutti che nel nostro paese la pirateria rimane un fenomeno piuttosto diffuso. Il cosiddetto “pezzotto”, in particolare è ormai sempre più comune tra tanti utenti. Stiamo parlando del decoder utilizzato principalmente per guardare il calcio e lo sport in generale, ovvero tutti i servizi come Sky e Dazn che permettono la visione delle partite a pagamento. Questa mattina con un blitz, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, che segue un’inchiesta della Procura di Milano, ha effettuato un’operazione che ha permesso di iscrivere 20 persone nel registro degli indagati, nell’ambito dell’operazione ribattezzata “the net”.
L’operazione, seguito di un’altra eseguita nel 2020, ha portato a perquisizioni in Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Calabria, dove le 20 persone sono indagate per aver creato e distribuito dei flussi IPTV illegali. Queste persone erano parte di un gruppo chiamato “Cybergroup”, organizzazione che si occupava di fornire l’accesso ai server alle IPTV illegali. Lo scioglimento del gruppo ha inibito la possibilità di accedere al “servizio” per più di mezzo milione di utenti, che alla modica cifra di 10€ al mese, potevano assistere a tutta la programmazione Sky e Dazn. Oltre al danno la beffa per loro, in quanto rischiano multe fino ai 1.000€.
Tra gli indagati vi è anche l’amministratore di questo gruppo, ma secondo gli inquirenti l’uomo, originario di Salerno, vive da tempo a Dubai. Si tratta del fondatore del network chiamato prima “the net’ (da qui il nome dell’operazione di oggi) e poi ‘the moon’, ma anche altre fornitori di contenuti piratati ed è perciò definito il “Ras delle operazioni illegali”. Altri indagati invece non sono stati altrettanto fortunati, come un uomo a Napoli, che secondo gli inquirenti aveva il compito di cercare nuovi clienti, mentre a Firenze sono stati sequestrati oltre 50 dispositivi per lo streaming illegale dei contenuti Sky. Un duro colpo al mondo della pirateria, che resta però ben lontano dall’essere sconfitto.
Lotta alla pirateria: ecco le dichiarazioni degli inquirenti
Tra gli incaricati di svolgere l’operazione anti-pirateria vi è Riccardo Targetti, procuratore di Milano che ha così commentato i fatti:
“Con l’operazione è stata smantellata una complessa infrastruttura tecnologica, operante a livello nazionale, responsabile della diffusione illegale via internet dei segnali criptati delle pay tv”
Sky ha inoltre rilasciato una nota per ringraziare la Guardia di Finanza di quanto fatto:
“La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno di Sky nella sua attività di contrasto alla pirateria audiovisiva e accogliamo con favore l’operazione di oggi, l’ultima di una serie di azioni sempre più efficaci volte a porre fine a questo fenomeno illegale. La pirateria audiovisiva non solo finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente le industrie creative, ma comporta anche rischi reali per gli utenti finali”
Fonte: Ansa