Negli ultimi due giorni si sono susseguite due importanti notizie sulla società francese di telecomunicazioni.
La prima è quella di che vede Iliad fiondarsi sulla fibra con un offerta per rete fissa che prevede minuti illimitati, internet illimitato, che andrà sempre alla massima velocità, ovvero 1 Gbit in download e 300 Mbps in upload, mentre per le prime 6 milioni di famiglie che firmeranno il contratto (per ora) sarà possibile arrivare alla bellezza di 5 Gbit in download e 700 Mbps in upload complessivi.
Tutto ciò non subirà nessuna rimodulazione nei prossimi anni. Il costo è di 15,99€ al mese per chi è già utente mentre costerà 23,99€ per tutti gli altri. L’iliadbox sarà in comodato d’uso gratuito, l’installazione verrà 39,99€ e si avranno anche minuti illitati verso più di 60 destinazioni internazionali.
La seconda notizia è quella circolata due giorni fa di un’ipotetico matrimonio con Vodafone, che sarebbero in trattativa per concludere un accordo in Italia per unire le rispettive attività in quella che è la terza economia più grande della zona Euro; al momento entrambe le società si sono rifiutate di commentare questa notizia, ma se dovesse andare in porto l’accordo, avremmo una nuova compagnia (Vodafiad?) che avrebbe una penetrazione del mercato mobile del 36% e un ricavo di circa 6 miliardi di euro.
La Smentita di Benedetto Levi
E’ proprio durante la presentazione dell’offerta per la fibra ottica di Iliad che il CEO Benedetto Levi ha invece smentito le voci che si sono susseguite, durante un’intervista post evento:
“Andiamo avanti assolutamente da soli per la nostra strada, come abbiamo fatto per questi tre anni e mezzo”.
Il CEO non ha affatto smentito le voci di trattativa ma ha bensì sconfessato quelle di un accordo con il colosso inglese. Iliad ha però deciso di proseguire da sola nei suoi piani di espansione nel nostro Paese. Adesso sarebbe quindi interessante sentire una qualche dichiarazione in merito anche da Vodafone, che molto probabilmente rilascerà una dichiarazione nelle prossime ore. Ovviamente non mancheremo di tornare sull’argomento perché la vicenda non è ancora del tutto chiusa.