Conosciamo ormai tutti gli AirTags di Apple, i piccoli accessori rotondi che, sfruttando il Bluetooth degli iPhone, può essere tranquillamente rintracciato in giro per il mondo. Grazie a questa tecnologia (e non al GPS), questi oggetti aiutano tutti quanti alla ricerca di chiavi, smartphone, zaini, borse e molto altro.
Fin dal lancio, però, gli AirTags sono stati centro di discussioni legate al loro utilizzo come strumento di tracciamento. Infatti, possono tranquillamente violare la privacy di una qualsiasi persona ignara di indossare tale strumento. Ovviamente Apple non è stata in silenzio e ha cercato di difendere la propria tecnologia ma sembra non essere bastato.
La Pennsylvania renderà gli AirTags illegali per violazione della privacy
Apple, nel frattempo, ha reso disponibile a tutti gli utenti iOS e Android un’applicazione che permette di scoprire eventuali AirTags appartenenti a estranei nelle vicinanze e ha sottolineato che, usandoli correttamente, questi accessori possono essere utilissimi nella ricerca di oggetti personali. Ovviamente, l’azienda della mela, ha anche evidenziato che il loro intento non era assolutamente creare uno strumento per fare stalking.
Tutto questo, però, non è bastato a mantenere calme le acque oltreoceano. Probabilmente, la Pennsylvenia potrebbe essere il primo stato al mondo a emanare una legge che vieta esplicitamente l’utilizzo degli Apple Airtags e, ovviamente, tutti gli altri dispositivi simili (anche per Android). Facendo così cercheranno di ridurre di molto l’utilizzo di tali prodotti come strumenti di tracciamento.
Per ora la proposta è ancora in fase di revisione, ma lo stato americano potrebbe essere il primo al mondo a bloccare l’utilizzo degli Airtags, rendendo la tecnologia di Apple (e quella di molte altre aziende come Filo Tag) illegale. È stato John Galloway, membro della Camera dei Rappresentanti della Pennsylvania classe 1960, a portare la proposta sul tavolo del governo e ha preso come compito personale quello di combattere questi prodotti al fine di proteggere la privacy dei propri cittadini.
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Il fatto di tracciare persone senza il proprio consenso, infatti, viola, almeno per Galloway, la legge della privacy statunitense e ha inserito questo comportamento tra i punibili dal Codice penale. La cosa importante, almeno per ora, è che questa mossa potrebbe smuovere anche molti altri stati nel mondo.