La situazione in Ucraina è ormai finita su tutti i telegiornali, con le tensioni crescenti che rischiano di minacciare l’equilibrio del mondo e coinvolgoni molti personaggi famosi, tra cui Pupo. Ebbene sì, avete capito bene, il famoso cantante italiano è finito, suo malgrado, all’interno di una situazione scomoda: Pupo – nome d’arte di Enzo Ghinazzi – è finito sulla lista nera del governo ucraino, quindi, nel caso volesse entrare nel paese verrebbe considerato a tutti gli effetti un criminale.
Il motivo è facilmente intuibile: il cantante toscano è da sempre molto famoso in Russia – come anche altri mostri sacri della musica italiana, da Al Bano a Toto Cutugno – e spesso partecipa a manifestazioni che si svolgono nella terra di Putin; proprio uno di questi eventi lo ha portato a essere considerato “indesiderato“, infatti, Pupo ha partecipato al festival russo della canzone di guerra, tenutosi lo scorso anno a Jalta, nella Crimea occupata dai russi.
“Il ministero degli Esteri italiano mi ha recentemente ed ufficialmente informato che il governo dell’Ucraina mi ha inserito nella lista nera, quella degli indesiderati, dei ‘criminali’. In pratica, se mi presento alla loro frontiera, rischio di essere arrestato” ha dichiarato il cantante. “Peccato! Io comunque non mi fermerò. Continuerò a portare la mia musica in giro per il mondo. Dalla Russia all’Australia ed ovunque mi sarà data la libertà di cantare le mie innocue canzoni. Per questo, il prossimo aprile, tornerò di nuovo in Crimea. Lo farò con convinzione e senza nessun timore” ha concluso l’artista.
Pupo non è il primo artista italiano ad essere bandito dall’Ucraina
Il cantante toscano non è il primo a finire nella lista nera del paese slavo, stessa sorte era infatti capitata a Toto Cutugno, ma soprattutto ad Al Bano; colpevoli – secondo il governo del paese ucraino – di essere agenti segreti russi. Lo stesso cantante pugliese aveva commentato sul suo status di “indesiderato”, prendendola in modo molto diverso da Pupo:
“Non ho mai detto una parola contro l’Ucraina. Mai fatto neanche un apprezzamento. È inaccettabile che proprio io che canto da sempre la pace ora venga trattato come un terrorista. Non ho mai posseduto armi, neanche quelle mentali. Chiamerò subito l’ambasciatore e quindi il ministero della Cultura ucraina. Voglio capire come il mio nome sia finito nella lista. Quando l’ho saputo questa mattina ho pensato a uno scherzo, o a uno scambio di persona” aveva commentato Al Bano.
Commodoriani, sapevate di questa curiosa “black list” del paese dell’est Europa? Leggete anche di quando Joaquin Phoenix fece liberare gli ostaggi grazie a un suo film!
Fonte: Il Corriere della Sera