Torniamo a parlare di Starlink: la rete di satelliti di Elon Musk, in un futuro che speriamo non sia troppo remoto, potrebbe essere in grado di garantire una connessione a internet satellitare a bassa latenza per parecchi utenti. L’opportunità di provare questa tecnologia è arrivata anche in Italia, anche se al momento è un’esclusiva di pochi fortunati. Se da una parte si preannuncia una consistente rivoluzione, dall’altra non sono già mancati una serie di piccoli e grandi problemi.
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Questa settimana Starlink ha tagliato l’importante traguardo dei 2.000 satelliti lanciati in orbita ma non tutti stanno festeggiando. I ricercatori infatti affermano che l’espansione della rete satellitare impatta sempre di più sulle loro osservazioni astronomiche. Un ex-ricercatore del California Institute of Technology, Przemek Mróz, afferma che, ad oggi, quasi il 20% delle immagini catturate dal telescopio della Zwicky Transient Facility, all’osservatorio di Palomar vicino a San Diego, sono alterate.
Il problema, perlomeno, sembra presentarsi solo sulle osservazioni effettuate all’alba e al tramonto ma la situazione potrebbe peggiorare rapidamente:
Non ci aspettiamo che i satelliti Starlink influiscano sulle immagini non crepuscolari, ma se la costellazione di satelliti di altre società entra in orbite più elevate, ciò potrebbe causare problemi anche per le osservazioni non crepuscolari.
Przemek Mróz, ex-ricercatore della Caltech
I satelliti Starlink interferiscono con le osservazioni astronomiche. Come?
I satelliti Starlink non sono molto grandi: sono circa della dimensione di un tavolo. Il problema è che all’alba e al tramonto raggiungo il loro massimo livello di riflettività e, come potete vedere voi stessi dall’immagine poco sotto, formano una striscia luminosa nel bel mezzo delle rilevazioni.
Il telescopio in questione scansiona il cielo notturno ogni due giorni, alla ricerca di oggetti cosmici che cambiano nel tempo, come supernove o anche asteroidi nelle vicinanze della Terra. Przemek Mróz ha pubblicato recentemente un articolo sul The Astrophysical Journal Letters, in cui vengono esaminate queste immagini.
Comunque sia, il coautore dello studio, Tom Prince, professore di fisica alla Caltech, ha osservato che la traccia di un satellite Starlink ha un impatto di meno dello 0.1% su tutti i pixel dell’immagine:
C’è una piccola possibilità di perdere un asteroide o un altro evento nascosto dietro una serie di satelliti, ma rispetto all’impatto del tempo meteorologico, come un cielo nuvoloso, questi sono effetti piuttosto piccoli.
Tom Prince, professore di fisica alla Caltech.
Prince, inoltre, è fiducioso che si possa migliorare il software per le rilevazioni, collaborando con SpaceX, in modo da maschererare il più possibile le strisce nelle osservazioni. L’azienda di Elon Musk ha già comunque adottato delle misure per ridurre la riflettività dei propri satelliti, dotando ciascuno di loro di una “visiera” per limitare l’intensità dei bagliori.
Fonte: CNET