Nella giornata di ieri il quotidiano Repubblica ha lanciato un’indiscrezione riguardo le misure che l’AGCOM prenderà nei confronti di Dazn, nella giornata di giovedì 20 gennaio, in cui il garante terrà la seduta per decidere in via definitiva le misure da adottare. L’idea dell’AGCOM è di introdurre all’interno dell’applicazione una funzione per controllare la connessione internet degli utenti.
Con questo speed test sarà possibile accertare, in caso di disservizi, se la responsabilità può essere attribuita al provider o alla connessione dell’utente. Nel primo caso il garante delle comunicazioni chiede, che una volta accertata la buona qualità dei mezzi del cliente, esso possa ottenere un rimborso massimo pari a 7,50€, ovvero un quarto del costo mensile dell’abbonamento di Dazn, per ogni singolo turno di campionato in cui dimostrerà di aver avuto problemi con il servizio.
L’AgCom, in particolare, chiederà a Dazn di integrare nella sua applicazione il misuratore di velocità che proprio l’Autorità per le Comunicazioni ha creato da tempo, il Misurainternet. Questa proposta verrà estesa a tutti i provider che trasmetteranno eventi in streaming (quindi anche a Amazon Prime Video e Infinity). L’AGCOM intende introdurre queste misure di tutela anche in altri casi come ad esempio:
- se non si riesce ripetutamente ad accedere alla piattaforma
- se non si riesce ripetutamente ad accedere al singolo evento
- se a causa delle continue interruzioni dello streaming il cliente perderà una “percentuale congrua dell’evento”
- se la trasmissione non sarà nitida
Le procedure per i rimborsi sono ancora in fase di definizione e ne sapremo di più solamente dopo l’incontro di giovedì. La proposta dell’AGCOM prevede inoltre che Dazn e tutti gli altri provider aderiscano al Concilia Web, una piattaforma in cui risolvere le discussioni tra l’azienda e i clienti.
Gli altri temi di scontro tra DAZN e AGCOM
Non è finita qui, perché durante la seduta del 20 gennaio saranno anche altri i temi che verranno discussi tra l’AGCOM e DAZN. Infatti il garante ha intenzione di risolvere le questioni relative a:
- presunta mancata trasparenza di Dazn, che avrebbe “gonfiato” i dati sul numero di spettatori
- istituzione di un call center con operatori “in carne ed ossa” (non quella coi bot inizialmente istituita dal provider) al quale i clienti possano segnalare i disservizi
- quanto Dazn si sia adoperata per garantire degli adeguati standard qualitativi delle trasmissioni in streaming.
Per quanto riguarda il secondo punto va segnalato che Dazn ha già provveduto alla creazione di un call center di 150 addetti, che tramite una app con live chat potrà interagire con i clienti e tentare di risolvere gli eventuali problemi segnalati.
Si tratta sicuramente di buone notizie per tutti i clienti, che da tempo lamentano più di un problema con il servizio streaming (anche se negli ultimi mesi la situazione è sicuramente migliorata), ma soprattutto la difficoltà nel comunicare con il provider. Vedremo Dazn come si porrà nei confronti di queste richieste, ma dopo la discussa questione della doppia visione, vorrà certamente fare chiarezza in via definitiva.
Fonte: Repubblica