I non-fungible token, meglio conosciuti come NFT, sono indubbiamente l’argomento caldo del momento: nonostante ormai in linea generale sappiamo tutti in cosa consistano, prima di scoprire qual è stata la geniale intuizione che ha condotto alla creazione del progetto Ghozali Everyday è bene fare una breve premessa e spiegare per sommi capi di cosa stiamo parlando.
Gli NFT sono essenzialmente beni digitali di varia natura; si spazia dalle immagini ai file audio, dai file di testo a ricompense riscattabili all’interno di altri software come ad esempio i videogiochi. La particolarità degli NFT è però che ognuno di questi elementi è inserito preventivamente all’interno di una blockchain, ovvero una catena costituita da una sequenza di codici univoci ed irripetibili in cui ogni “anello” corrisponde, per l’appunto, ad un singolo NFT.
Facendo parte di questa catena ed essendo ogni NFT legato indissolubilmente ad un codice univoco, vien da sé che ognuno di essi risulta essere unico e non replicabile e quindi non soggetto a contraffazione.
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Le potenzialità di questa nuova tecnologia sono molteplici e l’interesse nei loro confronti cresce a vista d’occhio: sono infatti sempre di più le aziende e le grandi compagnie che si stanno man mano lanciando nel mercato degli NFT, ma quest’oggi metteremo da parte le loro speculazioni in materia per occuparci di un caso molto più singolare e in “scala ridotta”.
Cos’è Ghozali Everyday
Sultan Gustaf Al Ghozali è uno studente indonesiano di 22 anni di Semarang. Qualche anno fa (per la precisione a partire dal 2017) ha iniziato a scattarsi quotidianamente dei selfie per realizzare un video che avrebbe utilizzato in occasione della cerimonia del suo diploma e mostrare quanto il suo aspetto fosse cambiato nel corso dei cinque anni necessari per completare gli studi.
Il suo piano iniziale era dunque semplicemente quello di raccogliere tutti i selfie scattatisi durante tutto il suo percorso di studi ed accorparli insieme per realizzare un video commemorativo sulla falsa riga di ciò che fece ormai oltre una decina di anni fa Noah Kalina, realizzatore di uno dei primi video virali pubblicati su YouTube.
Ghozali ha poi però deciso di apportare una lieve modifica al suo progetto: tramite la piattaforma OpenSea, attualmente il più grande marketplace di NFT della rete, ha trasformato i suoi quasi 1000 autoscatti in NFT ed ha iniziato a venderli sul sito stesso.
Ho scattato foto di me stesso da quando avevo 18 anni fino ai 22 anni (2017 – 2021).
Si tratta semplicemente di mie foto in cui sto davanti al computer giorno per giorno.
Questo è ciò che riporta Ghozali nella descrizione della sua pagina su OpenSea. Il tutto era partito quasi per gioco e senza alcuna reale pretesa, tant’è che Ghozali propose come prezzo di partenza l’irrisoria cifra di ETH 0,001 (l’equivalente di crica 3,37 dollari), ma il prezzo base ha rapidamente raggiunto ETH 0,25 (ovvero circa 843 dollari).
Nel giro di poche settimane il ragazzo è riuscito ad ottenere un volume di trading di quasi 270 ETH e la ragguardevole somma di quasi 1 milione di dollari di ricavi (910.158 dollari), collocandosi al 36° posto su OpenSea nella lista dei migliori NFT per volume.
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Questa storia ha sicuramente dell’incredibile e genera quantomeno curiosità nei confronti di questa peculiare nuova forma di scambio di beni.
Indubbiamente il caso di Ghozali è frutto di una combinazione di eventi tra i quali la fortuna e il tempismo giocano dei ruoli portanti, ma casi del genere si moltiplicano quotidianamente e probabilmente siamo destinati a sentirne parlare sempre più spesso.
Conoscevate Ghozali e la sua incredibile storia? Vi incuriosisce il mondo degli NFT? Siamo curiosi di conoscere la vostra opinione a riguardo.
FONTI: pagina di OpenSea di Ghozali Everyday; CryptoPotato; CryptoNews
