Nonostante il 35esimo anniversario di Castlevania cadesse a settembre 2021, Konami ha voluto festeggiare l’evento leggermente in ritardo, e in un modo piuttosto controverso. Infatti, in occasione dei 35 anni la compagnia ha deciso di mettere in vendita degli NFT celebrativi, facenti parte della Konami Memorial NFT Collection, raccolta alla quale si aggiungeranno ben presto anche altri giochi.
Insomma, a differenza di quanto fatto da Capcom per quanto riguarda i 35 anni di Street Fighter, che sembra promettere l’arrivo d’importanti novità nel 2022, Konami ha preferito ricorrere alla sua solita ricerca di guadagno instantaneo, cosa in fin dei conti non inaspettata per quest’azienda. Ovviamente, da ciò ne sono scaturite numerose discussioni e opinioni contrarie da parte dei fan, ma Konami ha comunque proceduto a dare luogo all’asta sulla piattaforma di criptovalute OpenSea.
All’asta erano stati presentati 14 oggetti inediti basati sulla saga di Castlevania, e nonostante le reazioni avverse di gran parte dell’utenza, pare che il primo esperimento di Konami all’interno di questo mercato abbia fruttato un successo non da poco, portando il publisher a guadagnare una cifra più che importante.
Il successo degli NFT di Castlevania
Apparentemente, con questo primo debutto Konami sarebbe riuscita a vendere all’asta tutti i 14 elementi della collezione inerente a Castlevania. La media del valore dietro queste opere digitali pare sia stata di circa 12mila dollari a pezzo. Inoltre, tra i token non fungibili appartenenti alla saga, quello basato sulla mappa del Castello di Dracula presente nel gioco originale avrebbe raggiunto da solo la soglia di oltre 26mila dollari.
Un video gameplay di Castlevania, della durata di tre minuti, sarebbe stato acquistato per la cifra di 17mila dollari e mezzo, e anche un artwork di Castlevania Circle of The Moon è arrivato a costare più di 17mila dollari. In più, un’ulteriore caratteristica promossa in quest’asta è stata la possibilità di poter vedere il proprio nome sul sito di Konami dedicato appositamente agli NFT.
Ogni transazione effettuata sul OpenSea garantisce al sito una commissione del 2.5%, e ciò potrebbe significare un guadagno di più di 157mila dollari per Konami attraverso quest’asta. Si può dunque dire che quest’evento sia stato un vero e proprio successo per l’azienda, la quale si mostra più che bendisposta a dar vita a ulteriori progetti sembre inerenti i token.
Chissà, forse Konami deciderà in futuro di abbandonare i pachinko, sempre più in declino in Giappone, per porre ogni propria attenzione nel nuovo mondo della compravendita di arte digitale. Cosa ne pensate? Diteci la vostra opinione in un commento.