Signal è una piattaforma di messaggistica istantanea nata nel 2014, creata da uno dei fondatori di Whatsapp, Brian Acton, all’insegna della privacy e del Non-Profit. È considerabile la controparte open source di Whatsapp, sia per quanto riguarda la privacy che la gestione dei dati raccolti. Infatti, nessun dato viene monetizzato in alcun modo in quanto il software è finanziato dalle donazioni.
Signal è tornata molte volte alla ribalta, soprattutto in seguito alle molto discusse modifiche della policy di Whatsapp, come alternativa sicura che tutelasse davvero gli utenti, e si sono spesi in suo favore molti volti importanti tra cui anche Elon Musk.
Nelle ultime ore Signal ha fatto parlare di sé per aver rilasciato, in maniera ufficiale e non più come beta, il supporto per pagamenti e scambi di denaro in criptovaluta tramite l’app stessa. Gli utenti potranno quindi inviare e ricevere denaro in MobileCoin, l’unica moneta supportata al momento da Signal.
MobileCoin, privacy con limitazioni
La scelta di utilizzare MobileCoin è certamente in continuità con l’idea di mantenere quanto più possibile la privacy dei fruitori del servizio. La moneta infatti è caratterizzata da una particolare attenzione alla protezione delle informazioni e dell’identità di chi effettua transazioni, rendendo difficoltoso anche il tracciamento. Il suo creatore Joshua Golbard si è infatti espresso contro il “classico” sistema blockchain utilizzato in primis da Bitcoin, sostenendo che non sia realmente e totalmente inattaccabile dal punto di vista della privacy.
Infatti il diffuso sistema basato sulla blockchain registra i pagamenti di ogni utente aggiungendoli e vincolandoli allo storico di tutte le transazioni effettuate, e se questo per certi versi possa avere dei vantaggi (come ad esempio lo sviluppo decentralizzato) è anche secondo Goldbard un punto a sfavore per la privacy.
Se da una parte quindi MobileCoin rappresenta un vantaggio nel sistema di scambio di denaro in criptovaluta su Signal, ha di contro la sua scarsa diffusione ed il poco supporto. Sono appena due infatti gli exchange che ne permettono le transazioni.
Nonostante queste limitazioni legate strettamente alla moneta utilizzata, Signal ha registrato dal rilascio della funzione decine di migliaia di transazioni, a fronte delle poche dozzine avvenute quando era ancora in beta. La funzione di Signal è già disponibile per tutti e per utilizzarla basterà avere l’ultima versione dell’app, che aggiunge l’opzione ‘pagamenti’ al menù che si apre facendo tap sul simbolo “+”.
Fonte: MobileWorld