Con l’avvento di PS5 e Xbox Series X/S, si può dire che la console war tra Sony e Microsoft abbia ormai trovato la sua conclusione, almeno relativamente al comparto tecnico delle rispettive macchine da gaming. Tuttavia, adesso le due aziende si trovano a combattere su fronti ancora più impegnativi, che riguardano l’offerta di titoli interessanti e servizi apprezzabili dai giocatori.
Grazie all’arrivo di Phil Spencer, Microsoft è riuscita a ottenere un posto di favore all’interno della community videoludica, soprattutto per merito del cambio di strategia di marketing rivolto verso l’utenza. Inoltre, la realizzazione di un servizio così conveniente come l’Xbox Game Pass, unito al cloud gaming e allo streaming di videogiochi, pare abbia iniziato a infondere dei dubbi sulla direzione in cui verte invece Sony, che negli ultimi anni ha iniziato a concentrare le proprie mire soprattutto verso titoli blockbuster per il mercato occidentale, spostando anche la sua base operativa in California.
Di fronte allora al crescente successo che stanno avendo Xbox e Game Pass, mentre Sony tenta in modo piuttosto sbadato di replicare la cosa con PS Plus e PS Now, sembra che il colosso giapponese abbia deciso di dare una svolta alla propria tattica. Di recente, infatti, si vocifera molto riguardo all’imminente transizione che i suoi servizi PlayStation potranno subire, andando ad assumere l’aspetto di un servizio unitario, molto simile al già esistente Game Pass. Adesso, il ritiro delle card per PS Now dai negozi retail va ad aumentare la veridicità di queste voci.
Sony continua a ritirare le card PS Now
Sin dall’inizio di dicembre su Bloomberg era apparso un report più che intrigante, riguardante le future azioni che Sony potrebbe compiere per evolvere i servizi offerti dalla propria console. Era stato riportato come essa stesse lavorando a una nuova funzionalità da inserire su PlayStation, in grado di porsi come rivale nei confronti del Game Pass. Adesso, un ulteriore rumor va a riconfermare quest’iniziativa, portando alla luce alcune direttive da parte della casa videoludica verso i negozi fisici.
Nel report di Bloomberg si parlava di un servizio con il nome in codice “Spartacus”, che consentirebbe ai giocatori su PlayStation di pagare un canone mensile per accedere a un catalogo di giochi moderni e classici. Adesso, una serie di voci riportano come Sony stia dicendo ai negozi retail nel Regno Unito di rimuovere dalla vendita le card per PlayStation Now entro il 21 gennaio.
Questa richiesta da parte di Sony viene letta all’interno di un messaggio inviato a un retailer inglese, nel quale si legge come tutti i negozi avrebbero tempo fino alla chiusura di mercoledì 19 gennaio per togliere tutte le card dalle aree per la vendita ai clienti. Inoltre, sembra che un fatto identico sia già avvenuto diverse settimane fa in dei negozi negli Stati Uniti e in Canada. Sony ha commentato la vicenda, dicendo come le card PS Now cederanno il posto alle normali gift card di PlayStation. In pratica, la compagnia sta tentando di rendere il tutto più uniforme.
Il PS Now è stato utilizzato sinora per permettere di giocare in cloud-streaming ai videogiochi più noti di Playstation. Questa mossa da parte di Sony potrebbe dunque rivelare come essa stia continuando a muoversi verso quello che sarà il nuovo servizio tanto anticipato: un’unificazione di Ps Plus e PSNow, con un lancio ipotizzato per la primavera del 2022.
Esso consentirà l’accesso a tre livelli, costituiti da vantaggi esistenti di PS Plus, un ampio catalogo di giochi per PS4 e PS5, delle demo estese, streaming di giochi e una libreria dei titoli classici delle precedenti console, inclusa la PSP. Intanto, l’azienda pare star investendo aggressivamente anche nel cloud-gaming.