L’Attacco dei Giganti è finalmente tornato e l’anno non sarebbe potuto iniziare nel modo migliore. Pochi giorni fa è uscito l’ultimo episodio in Giappone, reso disponibile anche qui in Italia su Crunchyroll a distanza di pochissime ore dalla messa in onda in patria.
La guerra appena conclusa è stata ancora più sanguinosa di tutte le battaglie che abbiamo visto in passato e da cui i nostri personaggi sono più volte usciti con diverse perdite. A lungo tra gli appassionati si discute su chi siano i personaggi più forti. Naturalmente la scelta ricade su Levi e Mikasa Ackerman, riconosciuti anche all’interno dell’opera come uno il soldato più forte dell’umanità e l’altra come la miglior recluta che il Corpo di Ricerca abbia mai avuto. Assieme a loro troviamo numerosi altri soldati più o meno forti e che spiccano in diversi ambiti, dal combattimento alla strategia.
Ma proviamo ad abbandonare un attimo gli esseri umani e a spostare la nostra attenzione sugli altri protagonisti dell’opera: i giganti. Sappiamo che esistono nove giganti che vengono ereditati da degli esseri umani e che possiedono dei poteri specifici che li rendono avversari molto più temibili dei semplici giganti o di quelli bizzarri. Quali sono i più forti tra di essi? Oggi cercheremo di scoprirlo!
Gigante Martello
Il Gigante Martello è l’ultimo di cui facciamo la conoscenza ne L’Attacco dei Giganti e sicuramente il più particolare e atipico di tutta l’opera. Fa il suo debutto nella prima parte della Final Season come gigante appartenente alla famiglia Tybur e già dalla sola estetica possiamo capire quanto diverso sia questo gigante: possiede infatti una pelle completamente bianca a differenza di quelli degli altri giganti e combatte utilizzando degli oggetti. Che genere di oggetti? Qualsiasi cosa!
La vera particolarità di questo gigante infatti non è la composizione della pelle e neppure il fatto che sembra sia in grado di parlare a differenza di quasi tutti gli altri, bensì il riuscire a creare degli oggetti da utilizzare poi come arma. Oltre a questo, l’umano possessore del gigante non risiede nella nuca ma in un bozzolo prodotto dall’indurimento e nascosto a una certa distanza dal corpo del gigante, collegato ad esso attraverso una sorta di cordone.
Il Gigante Martello è sicuramente un temibile avversario, soprattutto se affrontato senza sapere nulla delle sue abilità, tuttavia il fatto che l’umano non è all’interno della nuca del gigante può essere un’arma a doppio taglio: se da una parte può sicuramente tenere al sicuro l’ospite dall’altra lo espone anche a maggiori rischi in quando non sarebbe in grado di proteggersi se il suo nascondiglio dovesse essere trovato.
Gigante Corazzato
Il Gigante Corazzato è uno dei più apprezzati dai fan, nonché uno dei più pericolosi e complessi da affrontare: come suggerisce il nome stesso la sua particolarità è il fatto di essere dotato di una corazza che ricopre praticamente tutto il corpo e che a differenza dell’indurimento degli altri giganti è fissa e non si disperde dopo pochi minuti.
È un gigante dall’enorme potere distruttivo e impossibile da fronteggiare con le normali spade del Corpo di Ricerca, per affrontarlo infatti è stata necessaria la creazione delle Lance Fulmine, armi in grado di far saltare temporaneamente la corazza.
Anche questo gigante possiede dei difetti piuttosto evidenti: la sua brutale forza è infatti bilanciata da una velocità inferiore rispetto a quella degli altri che gli rende molto difficile la fuga in situazioni di pericolo.
Gigante Femmina
Il Gigante Femmina è primo che vediamo in modo massiccio nella serie. Il Colossale e il Corazzato, infatti, sebbene appaiano due volte nei primi episodi della serie, diventano rilevanti solo dopo il volume 10. Il Gigante Femmina, invece, ha un intero arco narrativo a lei dedicato che si colloca fra il volume 6 e il volume 8 e che nell’anime copre l’ultima parte della prima stagione.
A differenza del Corazzato il Femmina è un gigante estremamente versatile, veloce e che potrebbe facilmente seminare dei soldati a cavallo correndo. Agilità e velocità non sono però gli unici punti di forza: è infatti dotato dell’abilità dell’Urlo che gli consente di richiamare a sé orde di giganti e soprattutto può assumere i poteri di altri giganti mangiandone una parte.
Gigante Colossale
Il Gigante Colossale è forse il più famoso de L’Attacco dei Giganti, nonché il primo ad apparire e a distruggere con un solo colpo la vita di tutte le persone all’interno delle mura. Per lungo tempo considerato l’avversario più temibile, veniamo a conoscenza dei suoi effettivi poteri solamente nel corso della terza stagione dell’anime, ossia durante l’arco della riconquista dei territori di Shiganshina.
La prima particolarità di questo gigante è l’essere molto più alto dei giganti normali, oltre i 50 metri. Il suo corpo produce inoltre a comando delle forti scariche di calore ad altissima temperatura che carbonizzano tutto ciò che si trova attorno a lui e gli garantiscono così una protezione praticamente impenetrabile.
Come per gli altri, però, questo vantaggio si traduce anche in un difetto, infatti il gigante colossale nel produrre vapore “brucia” la sua stessa carne e in questo modo dimagrisce sempre di più, diventando esile, fragile e per questo più vulnerabile.
Gigante Progenitore
Il potere del Gigante Progenitore è sicuramente il più pericoloso e distruttivo ma, al tempo stesso, anche uno dei più difficili da usare. Naturalmente a seguire troverete spoiler del manga de L’Attacco dei Giganti, quindi sconsigliamo la lettura a chi sia solo in pari con l’anime.
Il Gigante Progenitore è attualmente in possesso di Eren Yeager e i suoi poteri sono la possibilità di controllare interamente i giganti puri e la capacità di manipolare e distorcere tutti i ricordi del popolo di Ymir in modo da far credere loro tutto ciò che desiderano.
La maggiore difficoltà in questo caso è il fatto che il suo potere non può essere usato se non è posseduto da una persona col sangue reale: Eren, ad esempio, riesce a controllare i giganti attorno a sé nella seconda stagione solo grazie al tocco con Dina Fritz trasformata in gigante, caso contrario non ne sarebbe stato in grado. È