Sin dalla loro uscita i visori VR sono stati utilizzati per un’infinità di funzioni, che vanno oltre il semplice scopo ludico Ad esempio in Turchia sono il mezzo per aumentare la produzione di latte. Infatti Izzet Kocak, un allevatore di bovini che vive a Aksaray nell’Anatolia Centrale, ha acquistato due visori VR per testare gli effetti che essi hanno sulla produzione giornaliera di latte da parte delle sue mucche.
Infatti tramite i visori, l’allevatore mostra ai due bovini un bellissimo campo soleggiato, facendo credere loro di essere quindi liberi e non all’interno di una stalla. L’esperimento sembra funzionare, con la produzione giornaliera che è passata da 22 a 27 litri. Izzet nel video racconta di come avesse provato anche in passato alcuni metodi per aumentare il rilassamento del suo bestiame per stimolarne la produzione, come ad esempio l’uso di musica classica, ma ha detto di essere rimasto sorpreso dall’effetto dei visori, affermando di volerne compare altri dieci.
Stanno guardando un pascolo verde e questo dà loro una spinta emotiva”, ha spiegato Kocak. “Sono meno stressati.
L’esperimento ha ripreso dei test che erano già stati svolti in Russia qualche anno fa, in cui allevatori, veterinari e sviluppatori avevano collaborato in una fattoria a Krasnogorsk vicino Mosca, per creare le condizioni necessarie al rilassamento dei bovini e capire se ciò portasse dei benefit alla produzione, cosa poi avvenuta. Per sviluppare le immagini di questo campo gli specialisti IT hanno dovuto modificare la palette di colori del software, per adattarle all’esigenze delle mucche, in quanto esse non vedono il rosso o il verde, ma solo sfumature opache di giallo e blu.
Il Ministro Russo dell’Agricoltura nel 2019 aveva dato la notizia del buon esito dell’esperimento tramite un comunicato che recitava così:
Le condizioni ambientali hanno un impatto significativo sulla salute delle mucche e, di conseguenza, sulla qualità e quantità del latte prodotto. I visori riducono l’ansia e migliorano l’umore generale nella mandria”.
VR: è questo il futuro che ci aspetta?
Naturalmente le immagini delle “cyber-mucche” hanno fatto il giro del web, scatenando le ilarità da parte degli utenti, che hanno subito notato le similitudini con il film Matrix. Oltre all’ironia vi sono però molti di loro che si sono soffermati sull’aspetto etico che questo tipo di esperimento comporta. Vedere le immagini di questi animali vestiti con i visori, da sicuramente delle sensazioni strane e in parte inquietanti se pensiamo che in futuro situazioni del genere saranno sempre più comuni.
Dall’altra parte va fatto notare che l’allevamento intensivo è purtroppo da tempo una pratica diffusa, per cui questo tipo di soluzioni appaiono anche più “umane”, di altre brutte tecniche di produzione che si vedono in tutto il mondo. Di base si tratta di un “inganno” ai danni dell’animale, che però non subisce nessun danno a livello fisico, mostrato dagli studi.
Commodoriani diteci nei commenti cosa pensate di questo esperimento e se per voi si tratta di una pratica corretta.