Il Nasuverse è molto più esteso di quanto si possa pensare basandosi sulle semplici trasposizioni animate. Al di là delle varie serie di Fate realizzate da Ufotable e altri studi di animazione ci sono infatti le numerose opere che esistono solo in versione manga, come gli adattamenti di alcune singolarità di Fate/Grand Order o il recente Fate/Type Redline (del quale abbiamo già parlato).
E, ancora, se dall’ambito degli anime e manga passiamo a quello delle light novel giapponesi troviamo Kara no Kyoukai, Notes. e altre opere. Visual novel? Ce ne sono parecchie anche quelle. Le più note in questo caso sono Fate/Stay Night, Fate/Hollow Ataraxia e Tsukihime, e forse non tutti sanno che Tsukihime ha ben due visual novel ad esso collegate e che lo seguono: Tsukihime Plus Disc e Kagetsu Tohya. Se poi consideriamo i videogiochi per console e i progetti mai realizzati… be’, la lista diventa ancora più lunga.
Non tutte le opere di questo vastissimo universo sono però conosciute come pensate. Oggi vedremo tre opere molto importanti all’interno del Nasuverse, scritte tutte dal Kinoko Nasu, che qualcuno di voi forse non conosce.
Mahotsukai no Yoru (noto anche come Mahoyo)
Mahotsukai no Yoru è il titolo più conosciuto di questa lista ma che suppongo in pochi abbiano letto. La sua fama è dovuta soprattutto ai meme. Infatti, pur essendo un’opera uscita nel 2012, solo un annetto fa è uscita una prima traduzione italiana, amatoriale ovviamente. In inglese non è ancora disponibile.
Mahoyo è la storia di Aoko Aozaki, che i più conosceranno per essere la maestra di Shiki Tohno in Tsukihime o la sorella di Touko Aozaki da Kara no Kyoukai. La protagonista, accompagnata dal coprotagonista Shizuki Soujuurou affronterà un percorso di crescita che mischia battaglie e misteri da risolvere a leggere scene di vita quotidiana per scoprire il proprio reale potenziale come maga.
E, se teniamo presente che Aoko diventerà uno dei maghi più potenti del Nasuverse, be’… Potete immaginare che sarà un percorso spettacolare.
Oltre a questo, Mahoyo vi consentirà anche di conoscere meglio alcuni aspetti del mondo magico, legati in modo particolare a come i maghi operano rispetto alle persone normali, chiaramente diversi da ciò che siamo abituati a vedere in Fate/Stay Night. A livello tecnico le battaglie sono realizzate così bene da sembrare animate, il comparto OST è stupendo e le illustrazioni di Hirokazu Kyoama non hanno nulla da invidiare a quelle realizzate da Takeuchi.
Ufotable ha recentemente annunciato che si occuperà di realizzare una trasposizione cinematografica di questa visual novel. Non conosciamo ancora data o periodo di uscita.
Tsuki no Sango
Non sempre è facile raccontare una storia in poche pagine. Siamo spesso abituati ad opere lunghe, forse anche prolisse, che cercano di spiegare tutto per filo e per segno e che fanno di tutto per contare di quanti più capitoli possibili, come se fosse una gara.
Tsuki no Sango, di fronte a questa tendenza, dimostra come sia possibile raccontare una storia bellissima e soprattutto lasciare qualcosa ai lettori senza dilungarsi.
Siamo di fronte ad un’opera che nasce come drama CD letto da Maya Sakamoto (doppiatrice di Shiki Ryougi e Leonardo da Vinci, giusto per citarne due) accompagnato dalla controparte in formato novel di meno di 30 pagine. Conta anche di una trasposizione manga conclusa con soli 14 capitoli.
Tsuki no Sango è una storia particolare, che si svolge su due piani temporali diversi. Le vicende sono ambientate tra 3000 anni, quando l’umanità raggiungerà il suo picco di sviluppo ma, in cambio, perderà ogni tipo di ambizione e di volontà di vivere.
La protagonista è una misteriosa principessa della luna. Numerosi pretendenti si recano da lei per chiederle la mano, ma viene colpita in particolare da un piccolo astronauta. I due legano, imparano a comunicare, condividono racconti ed esperienze. Uno dei racconti è quello di un’ava della principessa che si dice vivesse sulla luna, e della sua storia con un astronauta recatosi sulla luna e rimasto lì solo.
Come già detto, è una storia estremamente particolare che si concentra sulle difficoltà che l’essere umano ha nel comunicare coi propri simili, sulla paura che proviamo di fronte a ciò che non conosciamo e sulla vera ragione che induce gli esseri umani a spingersi sempre più in là ad esplorare: l’amore.
È una storia breve ma toccante, che riesce con poche pagine a comunicare sentimenti sinceri avvalendosi di temi importanti. Consigliata a chiunque.
Notes.
Se Tsuki no Sango è una storia semplice e lineare all’interno del Nasuverse, lo stesso non possiamo dire di Notes.
Notes. è infatti una delle opere più ricche di lore che Nasu abbia mai scritto per il proprio universo.
Breve novel scritta nel 1999, è persino più breve di Tsuki no Sango, conta infatti di una ventina di pagina circa, è la storia di un ragazzo che incontra… un angelo. Un giorno, tornando a casa, trova nella sua stanza un angelo con una chitarra e i due iniziano a parlare, a confrontarsi sulla situazione in cui versa il mondo – quasi del tutto devastato dalla Grande Guerra.
Gli umani rimasti sono pochissimi, l’aria è diventata tossica e a causa del conflitto, e delle condizioni derivate dalle guerre, tutte le forme di vita sono state artificialmente modificate per sopravvivere sul pianeta. Il protagonista è uno degli unici esseri umani non modificati rimasti in vita.
Notes. è importante soprattutto, come abbiamo detto, per tutti gli elementi di lore che introduce. ARISTOTLES (o Type:), Black Barrel, Gun God, sono tutti concetti che potrebbero non dirvi niente ma che sono in realtà fondamentali per il Nasuverse.
Nasu li sta infatti integrando in Fate/Grand Order, e Notes. negli ultimi anni si sta rivelando sempre di più una perla di fondamentale importanza per la comprensione dell’enorme universo creato da Nasu. Di un Type specifico, ad esempio, abbiamo parlato tempo fa analizzando la seconda opening di Cosmos in the Lostbelt, secondo arco narrativo di Fate/Grand Order. Serve altro per convincervi a leggere Notes.?
Insomma, il Nasuverse è vastissimo e non smetterà mai di stupirvi, rivelando facciate che potreste non conoscere o non avere approfondito a sufficienza, per quanto nessuna di queste opere sia imprescindibile.
L’assenza di queste opere all’interno del vostro repertorio non pregiudica in nessun modo la “qualità” del vostro approccio al Nasuverse, che risulta comunque estremamente godibile e chiaro affidandosi anche solo alle visual novel più conosciute o alle trasposizioni animate. Tuttavia è innegabile: conoscere i vari tasselli di un’opera lascia sicuramente una soddisfazione in più, soprattutto in un universo gigantesco come quello creato da Nasu.