Era il 9 gennaio 2007 quando Apple, nelle vesti del suo fondatore e CEO Steve Jobs, rivelò al mondo intero una delle più grandi innovazioni del 21esimo secolo, destinata a rivoluzionare la vita quotidiana di ognuno di noi: il primo iPhone.
Frutto di oltre 2 anni di lavoro, l’iPhone 2G – così ribattezzato in seguito per via del supporto alla rete cellulare 2G – ha rappresentato un grande cambiamento per il mercato mobile dell’epoca, in cui dominavano i cellulari con numerosi pulsanti fisici e quelli con i primi schermi touchscreen, dove però era indispensabile l’utilizzo di uno stilo apposito.
La stessa Apple aveva rilasciato, anni prima del lancio dell’iPhone, un dispositivo che utilizzava una primitiva tecnologia touchscreen, il Newton MessagePad. Lanciato nel periodo in cui Steve Jobs venne licenziato da Apple, il Newton era un PDA con la capacità di riconoscere e convertire la grafia dei propri utenti in un testo digitale.
Malgrado un iniziale debutto positivo, l’Apple Newton non riuscì a conquistare il grande pubblico registrando dei numeri di vendita limitati. Anche se non scalò le vette del mercato, il Newton fu d’ispirazione a Jobs per la creazione del primo iPhone.
La storia del primo iPhone: dal Newton al lancio
Dopo essere rientrato in Apple nel 1996, Steve Jobs promosse il progressivo abbandono della serie Newton (che andò ufficialmente in pensione il 27 febbraio 1998), ma si rese conto che la tecnologia touchscreen sarebbe stata alla base dei futuri dispositivi mobile.
In particolare, secondo Steve, prima o poi i consumatori avrebbero desiderato un unico dispositivo che avesse permesso loro di compiere chiamate, navigare su Internet e ascoltare musica. Per proteggere la leadership di Apple all’interno del mercato musicale, nel quale iPod faceva da padrone, Jobs decise insieme ai vertici della società di investire nella creazione di un unico prodotto rivoluzionario.
Il primo iPhone è stato quindi il risultato dell’unione delle tecnologie più utilizzate al mondo nei primi anni 2000 in un unico dispositivo, che ha continuato a evolversi negli anni arrivando attualmente al suo 13esimo modello.
Il lancio di iPhone 2G ha influenzato anche il mondo Android
Dal luglio 2005 la società Android Inc, sotto la supervisione di Google, stava sviluppando quel dispositivo che sarebbe diventato il primo smartphone Android: HTC Dream.
Conosciuto in un primo momento con il nome in codice “Presto”, inizialmente il dispositivo non possedeva un display touchscreen, ma ricalcava lo stile dei cellulari BlackBerry possedendo quindi una tastiera fisica e un piccolo schermo LCD non touch.
Subito dopo il lancio del primo iPhone, però, gli ingegneri Google si resero conto della superiorità dello smartphone Apple e decisero di effettuare un importante cambiamento di rotta per il progetto Presto, rinominandolo in Dream e dotandolo di un display touch screen, mantenendo tuttavia una tastiera fisica scorrevole.
Fonte: MacRumors.