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GameBoy Color connesso ad internet? Il progetto avveniristico che non vide mai la luce

Il GameBoy. La portatile Nintendo è sicuramente una delle pietre miliari dell’industria videoludica, riscuotendo un così grande successo da essere tra le prime console ad elevarsi a vero e proprio fenomeno di massa. Fedele compagno di spensierate ore infantili, confusionari anni adolescenziali e anche solida valvola di sfogo al termine di faticose giornate di lavoro. Ecco cosa il GameBoy ha rappresentato per almeno un paio di generazioni.

Tra le innumerevoli varianti uscite nel corso del tempo, nel 1998 veniva rilasciato il GameBoy Color. In quel periodo, internet non era ancora alla portata di tutti, tanto meno diffuso tra le console videoludiche; ma un progetto ufficiale Nintendo, il PageBoy, messo in cantiere per anni, ha provato a proporre qualcosa di davvero all’avanguardia per l’epoca!

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Dal progetto PageBoy avrebbe dovuto nascere un “semplice” add-on per il GameBoy Color in grado di connettere gli utenti a lunga distanza, permettendo loro di scambiarsi messaggi, immagini e leggere notizie, navigando in internet. Tra le varie “preistoriche” app digitali, era prevista anche la “GameBoy Live TV“, strumento che avrebbe permesso trasmissioni in diretta circa giochi in uscita e news in tempo reale, praticamente una versione embrionale del moderno Nintendo Direct.

GameBoy-PageBoy-SMS

PageBoy: internet sul GameBoy Color! Ecco qualche dettaglio.

Quello che avete letto fino ad ora non vi sembra abbastanza? Bene, perché c’è dell’altro! In seguito all’acquisto dell’add-on per una cifra attorno ai 50$, tutte le funzionalità di cui abbiamo parlato sarebbero state gratuite. In più, il PageBoy sarebbe stato compatibile anche con gli altri innumerevoli add-on per il GameBoy, tra cui la GameBoy Camera.

Questo mancato miracolo avrebbe dovuto funzionare sulle stesse tecnologie di trasmissione radio presenti anche sui cercapersone dell’epoca (pages in inglese, da cui il nome PageBoy). Questa particolarità, purtroppo, è stata anche la principale causa della sua mancata realizzazione. Nonostante l’iniziale entusiasmo dei vertici Nintendo, infatti, gli ingegneri dovettero scontrarsi con una dura realtà:

l’utilizzo di queste tecnologie presentava un problema di non poco conto: il dispositivo si basava su reti radio presenti solo in alcune parti del mondo, come negli Stati Uniti. Nintendo, invece, voleva un qualcosa di universale, in grado di connettere i giocatori di tutto il pianeta. Per questo motivo, nel Luglio del 2002, la grande N decise di cancellare ogni iniziativa in merito e di mettere fine all’avveniristico progetto.

GameBoy-PageBoy

Questo interessantissimo lavoro di archeologia videoludica è stato portato a termine dal canale YouTube DidYouKnowGaming?
Vi invitiamo a visionare la puntata dedicata al PageBoy, se siete in cerca di ulteriori approfondimenti!

E voi cosa ne pensate? Un progetto forse troppo ambizioso o qualcosa che avrebbe potuto cambiare per sempre l’industria videoludica? Come sempre fatecelo sapere con un commento!

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Fabio Ghidella

Fabio Ghidella

23 anni. Videogiocatore fin da bambino con la Playstation 1, ho continuato negli anni a giocare su PC, iniziando da un vecchio computer assemblato da mio padre che è arrivato nella mia cameretta di seconda mano.

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