Durante i miei scavi ho trovato una strana pietra, che sembra avere qualcosa di familiare. Ho provato a mostrarla a tutti i vari intenditori, ma nessuno di loro mi ha dato una risposta chiara, in quanto sono scappati appena hanno posato il loro sguardo su di essa.
Strano scappino tutti, a meno che non ci sia qualche storia oscura dietro questa pietra. Come ho già detto ha qualcosa di familiare, ma dove potrei averla vista? Forse c’era un Pokémon collegato ad essa, magari proprio uno di tipo spettro, visto le reazioni degli intenditori… hmm…
Oh ma certo! Spiritomb (Japanese: ミカルゲ Mikaruge), il Pokémon Proibito di doppio tipo spettro/buio! Allora posso ritenermi fortunato ad aver trovato la pietra, tanto basterà poi catturarlo appena di manifesterà per non fargli causare disastri… ammesso sia una cosa facile. O forse per sicurezza sarà meglio mandarla al treno spettrale di Galar?
Gli Spiritomb sono dei Pokémon particolari, perché sono formati da 108 spiriti diversi, rinchiusi in passato da un misterioso viaggiatore (probabilmente un esorcista) in una roccia particolare a forma di trapezio, oggi conosciuta come Roccianima. Alcuni esemplari di questi mon sono molto antichi, tanto che alcuni dovrebbero avere anche 500 anni se non di più.
La natura di uno Spiritomb può essere determinata da quella dei vari spiriti che lo compongono. La maggior parte degli esemplari scoperti si sono dimostrati particolarmente aggressivi e distruttivi, in quanto hanno ereditato dagli spiriti che li compongono un desiderio di vendetta per la loro prigionia. Per questo appena si manifestano si avventano su chiunque gli capiti a tiro, a volte anche impossessandosi dei loro corpi se i malcapitati dovessero toccare la roccia. Si arrabbiano molto se qualcuno degli spiriti dovesse separarsi dagli altri.
Le Roccianime possono essere collocate anche nel Pozzo Memoria, un pozzo diroccato collocato nel Percorso 209 della regione di Sinnoh. Si dice che uno Spiritomb appaia lì dopo aver parlato con 32 persone all’interno dei Grandi Sotterranei.
Alcuni allenatori sono stati in grado di ammaestrare questo Pokémon, riuscendo anche a farci amicizia. Tra questi c’è sicuramente la campionessa della regione di Sinnoh Camilla, che possiede un potente Spiritomb. Fino alla scoperta del tipo folletto, questi mon non avevano alcun tipo che potesse infliggergli un danno superefficace, visto la loro combinazione spettro/buio.
Nelle loro caratteristiche ci sono inoltre vari riferimenti al numero 108: la loro difesa e la loro difesa speciale hanno una statistica di base che equivale a quel numero, e pesano 108 chili. Nel Pokédex Regionale di Sinnoh sono il centoottesimo mon, e ad Hoenn si possono trovare a Ciclamare, situato nel percorso 108 della regione. In un altro mondo, questi mon si possono incontrare solo quando un mon della squadra ha mangiato 108 bacche.
L’aspetto
La Roccianima che rappresenta la loro base è, come detto sopra, a forma trapezoidale. Al centro di essa c’è una crepa, e ai lati si possono notare due piccoli buchi. Gli Spiritomb si manifestano proprio da quella crepa.
Il loro corpo è di colore viola, con alcuni cerchi verdi e verdi-gialli ai lati (che rappresentano alcuni degli spiriti che li abitano), ed è di forma circolare con delle punte. Al centro possiamo vedere invece gli occhi e la bocca, connessi tra loro. La bocca ha una forma a zig zag, mentre gli occhi hanno sempre un’espressione malefica (tranne quando vanno fuori combattimento) e una pupilla a forma di spirale.
Gli esemplari cromatici sono di colore verde acqua, con gli occhi e la l bocca violetta e i cerchi viola e violetti.
Spiritomb è ispirato ad un Jingakurei (uno spirito legato ad un posto particolare) e al Deildegast (uno spettro del folklore norvegese costretto a restare vicino ad una pietra di confine). Potrebbe essere anche ispirato alla tradizione buddista di Capodanno dove si suonano 108 volte delle campane per tenere lontane le 108 tentazioni del Nirvana, e al romanzo storico cinese I Briganti.
Cosa ne pensate di Spiritomb? Scrivetecelo nei commenti, e se non avete ancora letto lo scorso episodio della rubrica, potete trovarlo qui.
