Life is Strange True colors è un titolo già passato sotto la nostra lente, a cui avevamo dedicato una recensione già per la versione PS4, ma grazie a Square Enix abbiamo potuto provarlo anche sulla piccola ibrida di Nintendo. La trama e il gameplay sono rimasti ovviamente immutati, ma Switch sarà capace di tenere testa alla concorrenza delle console casalinghe? Scopritelo con noi nella nostra recensione, ma prima un po’ di storia.
Life is Strange è una saga di avventure grafiche nata dalla mente di Deck Nine Games e della casa francese Dontnod Entertainment (che prima di LiS aveva prodotto quella piccola perla Action di Remember Me) con un gameplay che si assesta sullo stile dell’ormai defunta Telltale Games. Prodotta da Square Enix, la serie va avanti da molti anni, sfornando titoli di sempre migliore fattura capitolo dopo capitolo.
Tra il 2017 e il 2019, mentre Dontnod sviluppava Life is Strange 2, Deck Nine parallelamente stava plasmando ciò che vediamo oggi sui nostri schermi, e per la prima volta il gioco viene si sviluppato con in mente una struttura ad episodi, ma pubblicato in una volta sola, come fosse un unico pacchetto il 10 settembre 2021 per tutte le piattaforme ad esclusione di Nintendo Switch, che lo ha visto arrivare (stranamente, ma neanche tanto ndr.) tre mesi più tardi, il 7 dicembre 2021.
Davvero vogliamo parlare della trama in Life is Strange?
Che dire del comparto narrativo di Life is Strange True Colors, è sempre stato il punto focale dell’intera saga, con colpi di scena ma soprattutto colpi al cuore improvvisi e ben piazzati, che ci fanno davvero capire quanto “è strana la vita”. Senza fare troppi spoiler, la morte e gli avvenimenti della vita vengono mostrate in modo si romanzato, ma anche stupendamente crudo e reale.
Ogni scelta è parte integrante della nostra avventura, ed è facilissimo empatizzare con la nostra protagonista Alex, una ragazza appena maggiorenne che è riuscita a sfuggire al difficile mondo delle case-famiglia dopo una vita familiare distrutta da un padre violento, che per la prima volta dopo anni riesce a rincontrare suo fratello Gabe nella ridente cittadina di Haven in Colorado.
Le sezioni di gameplay “libero” in Life is Strange True Colors non lasciano al giocatore molta possibilità di esplorare, ma l’interattività è molto alta, e sia parlare che soprattutto ascoltare ci permette di poter prendere sul serio ogni frase detta dai vari personaggi, e poter soprattutto decidere come rispondere alle scelte che ci verranno poste (se volete un consiglio, rimuovete la notifica sulle scelte “con conseguenze” e lasciate attivo il timer per le scelte a tempo per poter godere a pieno dell’esperienza ndr.).
Insomma un avventura tutta da scoprire, con un pizzico di sovrannaturale a fare da contorno per il giocatore, visto che Alex è in grado di assorbire le emozioni altrui semplicemente avvicinandosi alle persone per poi guardare il mondo con gli occhi del soggetto e comprenderne a pieno le sensazioni.
Il potere di Alex è presentato come una maledizione che condanna la protagonista a vivere il dolore, la tristezza e la paura del prossimo, ma a seguito di un tragico evento la nostra protagonista capisce che il suo potere può aiutarla a comprendere al meglio i “true colors” degli altri per aiutarli.
La trama però in questa versione per switch è la parte di gran lunga migliore in confronto al resto del gioco, e ora arrivano le note dolenti
I “true colors” su switch paiono essere davvero pochi, e in bassa risoluzione
Purtroppo su Life is Strange True Colorsper switch possiamo dire che il lavoro di ottimizzazione grafica e qualitativa non è di certo dei migliori. La risoluzione è bloccata a 1280x720p anche in modalità docked e nonostante la struttura del gioco ci metta a disposizione solo piccoli spazi per volta in cui muoverci, il pop-in è davvero troppo visibile, e spesso e volentieri finisce per rovinare l’esperienza se si guarda nel punto sbagliato al momento sbagliato.
Ci sono alcuni elementi nel gioco che paiono davvero troppo in bassa risoluzione, non riusciamo davvero a capire come mai una console capace di far girare giochi come Wolfenstein, Doom e Astral Chain senza problemi abbia questi orribili effetti di pop-in e modelli che sembrano usciti direttamente dall’era PS2 (notare il viso di Gabe, il fratello di Alex, nel video sottostante).
Inoltre nelle prime fasi di gioco abbiamo notato addirittura degli artefatti grafici nella parte bassa dello schermo, che non ci sembrano provenire ne dal televisore, ne dal collegamento HDMI visto che ritroviamo questi puntini colorati sia nel video appena sopra, sia negli screenshot che andremo a pubblicare qui di seguito (che vogliamo specificare siano assolutamente non modificati e presi direttamente dalla funzione screenshot della console).
C’è da dire che in modalità portatile il difetto si nota meno, ma non riusciamo davvero a comprendere come sia possibile un’ottimizzazione così bassa. Per fortuna non ci sono molti cali di frame, e anche se questa non è proprio una scusante, perlomeno non siamo di fronte a un lavoro pessimo, bensì “solo” insufficiente
Se poi a tutto questo aggiungiamo il fatto che (almeno nella nostra versione) i servizi di square enix non sono mai disponibili, rendendo impossibile usufruire degli stessi, la situazione per il comparto tecnico non migliora di certo
E il resto?
Beh, del “resto” di Life is Strange True Colors possiamo menzionare la fantastica colonna sonora composta da brani reali come Creep dei Radiohead ed altri pezzi storici oltre ad una direzione artistica, che a discapito di una grafica sottotono, riesce a regalare belle emozioni e una atmosfera adatta ad ogni scena
Il gameplay dopotutto è quello di una classica avventura grafica, quindi quasi “punta e clicca”, in cui interagire con gli oggetti e i personaggi in base alle azioni che ci vengono presentate di volta in volta sullo schermo, con poca libertà di movimento ma una elevata interattività, sia con oggetti fulcro della storia, sia con oggetti inutili ma che ci faranno sorridere dopo aver ascoltato i sagaci commenti di Alex.
Insomma, Life is Strange True Colors è uno di quei giochi davvero story-driven, con pochi fronzoli e nel caso della versione per Nintendo Switch anche con una grafica che più leggera non si può. La comodità di giocare in mobilità è il punto cardine di questa offerta, ed è davvero comodo e soddisfacente giocare nei nostri posti preferiti o fuori di casa, ma se il vostro “posto preferito” è il divano e non siete avvezzi a giocare in giro, comprate Life is Strange True Colors per PC e non ve ne pentirete
Life is Strange True Colors è disponibile su Nintendo Switch dal 7 Dicembre 2021 in versione digitale, arriverà a Febbraio 2022 in versione fisica
Life is Strange: True Colors
Trama - 9
Tecnica - 5
Gameplay - 8
7.3
Un nuovo capitolo della pluripremiata serie Life is Strange ha inizio, con una nuova protagonista e un elettrizzante mistero da risolvere! Life is Strange True Colors è disponibile su Nintendo Switch dal 7 Dicembre 2021 in versione digitale, arriverà a Febbraio 2022 in versione fisica