Il nuovo film dell’Universo Marvel, Spider-Man: No Way Home, al suo debutto nelle sale italiane, il 15 dicembre ha incassato ben 2.915.722 euro, con ben 385 mila spettatori in sala e fa ben sperare per il futuro cinematografico del nostro Paese. Era da ben prima della pandemia mondiale, infatti, che non si registrava una prima così fruttuosa.
Il nuovo film dedicato all’Uomo Ragno, con protagonista Tom Holland, era molto atteso e già le prevendite, unite alle ottime recensioni della pellicola, avevano fatto ben sperare.
LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, i circuiti The Space Cinema e Uci Cinemas in down per le troppe richieste
Ad ogni modo, Spider-Man: No Way Home è andato ben oltre le aspettative relative alla prevendita dei biglietti; infatti i biglietti venduti nei giorni precedenti al day one sono stati 50 mila, mentre, poi, sono diventati ben 385 mila i biglietti totali acquistati per vedere il nuovo film di Peter Parker.
Spider-Man: No Way Home, la stima di incassi per il weekend
Mentre Eternals, a inizio novembre, nel suo primo weekend aveva raccolto 3.856.500 euro, con Spider-Man: No Way Home possiamo già dare per superato questo incasso, con una stima di circa 10 milioni di ricavi per il prossimo fino settimana.
LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, la recensione
Spider-Man: No Way Home, gli incassi da record Marvel prima della pandemia
Un risultato così economicamente importante ai botteghini lo si era avuto poco prima della pandemia: Avengers: Infinity War, infatti, nell’aprile del 2018, già il primo giorno di proiezione aveva incassato 3 milioni di dollari. Successivamente questo record è stato battuto dall’ultimo capitolo della medesima saga Avengers: Endgame che in appena 24 ore, l’anno successivo, è riuscito a incassare oltre 5 milioni.
LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, la spiegazione delle scene post credits
Se il Natale sarà brillante, anche per i segnali che ci arrivano da Spider-Man, che sono eclatanti, arriveremo quest’anno complessivamente a 30 milioni di biglietti venduti.
Nei nostri anni medi pre-pandemia ne vendevano 100 milioni, negli anni migliori 120, in quelli peggiori 80. Abbiamo un problema che non è solo nostro, ma planetario.
Luigi Lonigro, presidente dell’Unione editori e distributori cinematografici