La diffusione globale delle criptovalute ha preso piede ormai in modo inesorabile, e un grosso numero di aziende, sia tecnologiche che non, cercano di entrare a far parte di questo mondo dominato da blockchain, NFT e token. La criptomoneta sta diventando un mezzo sempre più affermato, anche grazie alle infinite possibilità con cui essa può essere utilizzata.
Un gruppo di appassionati di criptovalute, denominato Krause House, vorrebbe adesso sfruttare queste monete virtuali per inserirsi nel mondo dello sport, che si trova già coinvolto all’interno del mercato con numerose squadre che hanno iniziato a muovere i loro primi passi mediante sponsorizzazioni e fan token collezionabili.
Unitosi sotto un’organizzazione autonoma decentralizzata (Dao), essi hanno voluto prendere il nome dell’ex general manager dei Chicago Bulls di Micheal Jordan, uomo dai valori fortemente volti alla forza nello spirito collettivo, rispetto a quello individuale. Con un numero che arriva a 2000 membri e che si riunisce all’interno di un canale Discord, la Dao intende utilizzare un sistema di proprietà partecipativo per questa nuova impresa.
La fratellanza delle criptovalute
Flex Chapman, membro del gruppo di criptovalute autore del post di presentazione di questa iniziativa, ha dichiarato che questo metodo sarebbe il modo più semplice per le persone comuni di partecipare all’iconico campionato. Egli sostiene che la proprietà della squadra non sarà esclusiva di un manipolo di miliardari, ma di un movimento di persone che desiderano di entrare in una delle leghe più importanti al mondo.
Acquistando i token, i membri della Dao ricevono il potere di voto per decidere in cosa investire i soldi raccolti, con il fine di mostrare l’efficacia che avrebbe una Dao nel gestire una squadra NBA professionista ai proprietari delle franchigie. Finora, Krause House ha potuto raccogliere una cifra pari a 4 milioni di dollari in Ethereum, grazie ad un crowdfunding.
Tuttavia, il costo di una squadra di basket professionista non è irrisorio, e quella più economica (i Memphis Grizzlies) arrivano a circa un miliardo e mezzo di dollari. Per convincere poi la NBA ad abbracciare questo genere di investimenti in criptovalute, Chapman sostiene di ritenere valida anche la possibilità di diventare soci in minoranza.
Krause House continua in ogni caso imperterrita verso il suo progetto con le criptovalute, facendosi guidare dal motto “Wagbat-Aycdaai”, ovvero “compreremo una squadra, e tu non puoi farci nulla”. Solo con il tempo vedremo re riusciranno davvero ad ottenere una cifra sufficiente.
Cosa ne pensate della crescente espansione delle criptovalute? Credete che siano davvero delle monete in grado di dare potere anche alle persone comuni? Diteci cosa ne pensate in un commento.