In poco più di 35 anni, Ubisoft è diventata una delle più grandi software house videoludiche del mondo. Fondata dai fratelli Guillemot in Francia nel 1986, la società nel corso del tempo ha raggiunto risultati notevoli, passando dall’avere soltanto una dozzina di dipendenti negli anni ’80 agli oltre 18mila di oggi.
Inoltre, durante la sua crescita nel mercato dei videogiochi, Ubisoft ha creato e supportato numerosi franchise che fanno oggi da protagonisti all’interno della scena videoludica mondiale. Basti pensare ad Assassin’s Creed, Far Cry, Watch Dogs o Tom Clancy’s.
Ed è proprio su quest’ultima saga che l’azienda francese introdurrà, il prossimo 9 dicembre, una nuova tecnologia basata sulla blockchain in grado di cambiare per sempre il volto dei videogiochi e degli acquisti in-game.
NFT e blockchain, un breve ripasso per comprendere Ubisoft Quartz
Prima di parlare di Quartz però, ritorniamo per un attimo sugli NFT. È da anni ormai che ne sentiamo parlare sempre più spesso. Molto simili per alcuni aspetti ai Bitcoin e in più generale alle criptovalute, i Non-Fungible Token sono degli speciali asset crittografati che certificano il possesso, da parte di un utente, di una determinata proprietà intellettuale digitale.
Diventati popolari nel 2017 grazie ad alcuni “criptogatti”, gli NFT condividono la stessa tecnologia che sta alla base delle criptomonete: la blockchain. Quest’ultima, come si può intuire anche dal significato del nome (letteralmente ‘catena di blocchi’), è un enorme database ospitato su migliaia di computer diversi collegati a Internet contenente numerosi blocchi.
Ogni blocco, opportunatamente crittografato per verificarne l’integrità, memorizza al suo interno dei dati che descrivono lo svolgimento di una transazione. I blocchi vengono infatti comunemente utilizzati per registrare le operazioni di compravendita che si svolgono nel mercato delle criptovalute. Essi sono particolarmente adatti a questo scopo perché, una volta scritto, un blocco non può essere più modificato in nessun modo.
Vista in un’ottica più generale, possiamo quindi considerare una blockchain come un vero e proprio libro mastro virtuale, dove al suo interno vengono memorizzare le informazioni inerenti ogni transazione riguardante le criptovalute. Ma nelle blockchain possono essere conservate non soltanto le transazioni legate alle monete virtuali, ma anche quelle collegate alla vendita degli NFT.
Ubisoft Quartz, cosa permetterà di fare e chi potrà usarlo
A partire dal prossimo 9 dicembre, Ubisoft Quartz sarà disponibile in versione beta negli Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Brasile, Australia e Italia. Questa nuova piattaforma, che verrà introdotta all’interno di Tom Clancy’s Ghost Recon Breakpoint, permetterà a tutti gli utenti che hanno almeno 18 anni e che hanno raggiunto il livello XP 5 nel gioco di poter acquistare vari articoli NFT, chiamati da Ubisoft “Digits”.
Quartz si appoggerà sulla blockchain Tezos e offrirà ai primi utenti registrati degli NFT in regalo, come skin per armi, armature e abbigliamenti unici. Inoltre, Ubisoft ha annunciato che Quartz è soltanto il primo passo per raggiungere l’obiettivo finale dell’azienda: il metaverso.
La società francese ha infatti dichiarato:
“Ubisoft Quartz è il primo elemento costitutivo della nostra ambiziosa visione per lo sviluppo di un vero metaverso.
E non può prendere vita senza superare i limiti iniziali della blockchain per i giochi, inclusi la scalabilità e il consumo di energia.”
Fonte: Decrypt.