Negli ultimi mesi Activision ha promesso al team di sviluppo “QA” di Raven Software, responsabile della programmazione di Call of Duty Warzone, un adeguamento salariale. Adesso però il noto colosso videoludico ha provveduto al licenziamento di molti membri del team sopra citato.
Il licenziamento da parte di Activision
La notizia del licenziamento è stata resa nota, in un primo momento, dai membri del team di sviluppo interessati; questa è però giunta alle orecchie del grande pubblico solo attraverso una serie di tweet scritti da Austin O’Brien, Community manager di QA.
“I am gutted right now. My friends in QA at Raven were promised, for months, that Activision was working towards a pay restructure to increase their wages. Today, one by one, valuable members of the team were called into meetings and told they were being let go.”
“In questo momento mi sento distrutto. Ai miei colleghi di QA è stato promesso per mesi che Activision stesse lavorando per ristrutturare i pagamenti al fine di aumentare i loro salari. Oggi degli importanti membri della squadra sono stati chiamati, uno ad uno, per comunicare loro il licenziamento“
Austin O’Brien, Community manager di QA.
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Delusione anche a livello umano
Il Community Manager, oltre a dirsi distrutto per quanto accaduto, ha aggiunto che la “stronzata” di Activision è anche molto scorretta: “Non si può prima promettere a queste persone un qualcosa di più, salvo poi accompagnarle alla porta”. A queste dure parole, O’Brien ha aggiunto che molto del personale licenziato aveva chiesto il trasferimento agli uffici di Madison (in Winsconsin) e quindi termineranno di prestare la propria opera il 28 gennaio 2022.
Da ultimo il Community Manager ha chiesto di segnalare eventuali posti vacanti in altre società videoludiche, così che le persone licenziate possano trovare nuovamente un’occupazione.
A nostro avviso, la decisione di Activision è alquanto opinabile sotto 2 aspetti: in primo luogo le patch e gli aggiornamenti di Call of Duty Warzone richiedono molto lavoro per poter essere portati a termine, ciò consegue che ad una riduzione del numero dei lavoratori corrisponda un abbassamento della qualità del titolo.
In secondo luogo è inconcepibile, soprattutto a livello umano, che una società licenzi i propri lavoratori quando la sua situazione economica è più che rosea (questo anche perché, ricordiamolo, Warzone l’anno scorso ha generato introiti per 1,93 miliardi di dollari). Speriamo, in tutto ciò, che la software house ritiri il licenziamento o, per lo meno, che queste persone riescano a trovare un nuovo lavoro nel più breve tempo possibile.
Fonti: Twitter, thegamer.com.