Dopo aver annunciato lo spin-off de La Casa di Carta incentrato sul personaggio di Berlino, Netflix ha rilasciato un primo teaser dedicato alla serie, in cui viene annunciato che è fissata per il 2023 l’uscita dello show.
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L’annuncio era stato dato da Pedro Alonso, interprete del personaggio di Berlino all’interno dello show, mentre Netflix ha pubblicato il primo teaser trailer dello spin-off.
Di seguito il trailer:
La casa di carta: trama
La Casa di Carta è una serie televisiva spagnola, ideata da Álex Pina e distribuita sulla piattaforma streaming Netflix dal 2017 fino 2021, anno in cui la serie si è conclusa definitivamente.
La storia ruota attorno a una rapina estremamente ambiziosa e originale, ideata da un giovane uomo conosciuto come “Il Professore”: irrompere nella Fábrica Nacional de Moneda y Timbre a Madrid, far stampare migliaia di milioni di banconote e scappare con il denaro.
La casa di carta: il finale della serie TV
Da ieri 3 dicembre 2021 sono disponibili su Netflix gli episodi conclusivi della famosissima serie spagnola La Casa di Carta.
Nella prima parte della quinta stagione, eravamo rimasti con la Banda del Professore chiusa nella Banca di Spagna da oltre 100 ore. Dopo aver perso uno dei loro più importanti componenti, il Professore si ritrova senza un piano per fuggire da quella situazione. Proprio mentre pensano di aver toccato il fondo, entra in scena un nemico inaspettato e potente: l’esercito.
Tokyo (Úrsula Corberó) è morta. Il nemico è ancora in agguato all’interno della Banca di Spagna, ferito ma pericoloso come sempre.
Affrontando l’ora più buia e la più grande sfida, la banda escogita un piano audace per ottenere l’oro senza che nessuno se ne accorga. A peggiorare le cose, il Professore commette l’errore più grande della sua vita.
In questa parte finale della serie il cast è composto da: Úrsula Corberó, Álvaro Morte, Itziar Ituño, Pedro Alonso, Miguel Herrán, Jaime Lorente, Esther Acebo, Enrique Arce, Rodrigo de la Serna, Darko Peric, Najwa Nimri, Hovik Keuchkerian, Luka Peros, Belén Cuesta, Fernando Cayo, Fernando Soto, José Manuel Poga, Mario de la Rosa.