A causa della pandemia da Covid-19, dal 2020 il mondo sta vivendo una dura crisi dei semiconduttori, Samsung in tutta risposta ha deciso di costruire in Texas una fabbrica di processori e di chip per arginare la carenza di materiali.
Infatti, i semiconduttori sono degli elementi necessari per la costruzione di tutti gli apparecchi elettronici, dai cellulari alle automobili, dalle console ai frigoriferi. Per questa ragione, la crisi in atto, è riuscita a ridurre sensibilmente l’offerta di questo tipo di prodotti; ciò ha portato all’aumento del bagarinaggio (come non ricordare le schede grafiche Nvidia RTX 3060 messe in vendita dai bagarini ancora prima dell’uscita)
Il progetto di Samsung
Il nuovo stabilimento sorgerà a Taylor, una cittadina texana a 55km da Austin, e per la sua costruzione il famoso colosso tech ha stanziato l’esorbitante cifra di 17 miliardi di dollari (questo è l’investimento più consistente in assoluto fatto dalla società coreana sul suolo americano). La fabbrica coprirà una superfice pari a 5 milioni di metri quadrati e creerà almeno 9.000 nuovi posti di lavoro, diretti e indiretti.
L’obiettivo primario di Samsung è quello di migliorare la forza e la resistenza della propria catena di approvvigionamento di semiconduttori, in modo da aumentare così la propria competitività sul mercato. Questo progetto è sostenuto anche dall’esecutivo americano: il Presidente Joe Biden ha più volte invitato le Big Tech ad aumentare la produzione di chip nel Paese. lo Stato del Texas, invece, ha esteso a Samsung la Texas Enterprise Fund, una sovvenzione, da 27 milioni di dollari, destinata alla realizzazione di nuovi siti di produzione.
Oltre a questo, l’azienda mira a produrre, anche negli USA, schede logistiche avanzate da utilizzare in tutti i progetti per la nuova generazione di dispositivi (come il 5G, il calcolo ad alte prestazioni e le nuove intelligenze artificiali).
I lavori per la costruzione della nuova fabbrica avranno inizio solo nel 2022 e, secondo le stime, dovrebbero protrarsi fino alla seconda metà del 2024, periodo in cui dovrebbe avviarsi la catena di produzione.
E voi, cosa ne pensate? La mossa di Samsung riuscirà ad arginare la crisi dei chip, oppure lascierà inalterata la situazione?
Fonti: Il Sole 24 Ore, Ansa