Strappare lungo i bordi, la nuova serie di Zerocalcare su Netflix, sta avendo un successo incredibile in tutta Italia. Disponibile doppiata in quattro lingue (considerando ovviamente l’italiano, con stretto accento romano), e sottotitolato in cinque, è palese come Netflix abbia puntato molto sul progetto di Zerocalcare, e a vedere i risultati, con molto successo.
Se non avete ancora visto la serie, vi consigliamo di vederla e di chiudere questo articolo, in quanto, da qui in poi ciò che sarà scritto è un mezzo spoiler: senza scendere troppo nei particolari dovremmo infatti fare due accenni alla trama della serie.
Zerocalcare: Biella scelta casuale
Come detto prima è palese l’attenzione ai dettagli nei disegni di Zerocalcare e l’importanza da parte di Netflix che è stata data al progetto, e tutto ciò è possibile vederlo anche negli scorci di Biella che sono visibili all’interno della serie, che potrete valutare voi stessi nella galleria di seguito.
Questo è un post dedicato soprattutto ai miei amici non biellesi che hanno già visto “Strappare lungo i bordi”, la serie…Pubblicato da Canna Giampiero Canneddu su Domenica 21 novembre 2021
Molto discutibili sono stati gli interventi di Massimo Giletti e del sindaco di Biella, che hanno poco colto il racconto di Zerocalcare ma si sono impuntati solo sulla rappresentazione deprimente che è stata data di Biella, di cui oltretutto Zerocalcare ha detto apertamente come a Biella manco ci sia mai stato, ma semplicemente ha scelto casualmente la città, solo perché aveva sentito dire che è un posto deprimente “dove si muore dentro”.
La storia di Alice, nome probabilmente di finzione, è reale, ma semplicemente ambientata in una città diversa per “non fare riferimenti troppo precisi a una storia molto dolorosa” dice Zerocalcare su Facebook. Purtroppo, probabilmente inconsciamente, ha preso proprio la città con uno dei più alti tassi di suicidi nel nord Italia, motivo per cui il sindaco si è sentito in dovere di commentare la serie dicendo come “Biella non è la città dei suicidi”.
“Sono da sempre un grande cultore del disegno, so quanto sia importante come strumento di comunicazione per le denunce sociali, per questo invito Zerocalcare non solo a venire a Biella ma a prendere la residenza e a farsi testimonial. C’è forse un buco in una certa generazione, i giovani sentono di non potersi esprimere ma la città sta cambiando, non è vero che si muore dentro. Questa potrebbe essere un’opportunità”.
Scrive il sindaco di Biella
Fonti: Repubblica