Secondo quanto affermato da una recente inchiesta condotta da Wired e Reveal, l’hobby preferito dei dipendenti Amazon sarebbe quello di spiare e spettegolare sugli acquisti effettuati dai VIP. La questione è stata portata avanti sulla base di alcune testimonianze da parte di ex lavoratori del colosso e-commerce.
Stando a quanto dichiarato da un ex rappresentante di Amazon. questi avrebbe visto alcuni colleghi sfruttare una falla del sistema interno dell’azienda per cercare i prodotti comprati da alcuni vip, tra cui il rapper statunitense Kanye West o dai principali attori dei film Marvel.
«Mi è capitato di beccare alcuni colleghi spiare e commentare gli acquisti di Kanye West». Ha, in seguito, aggiunto: «Si parlava anche di un’altra celebrity che aveva acquistato alcuni vibratori».
Amazon: privacy degli utenti messa a rischio da un gruppo di dipendenti
Viene spontaneo chiedersi: come mai Amazon ha permesso l’accesso alle informazioni riservate? Tutto ha avuto inizio in un team nato per fornire assistenza rapida. Gli acquisti fatti sul sito, infatti, non sono anonimi e, ai dipendenti, basta soltanto un click per scoprire tutti i segreti di VIP e non.
Altri membri dello staff, infatti, hanno aggiunto che non è stata violata la privacy solo delle celebrità, ma anche di fidanzati, ex fidanzati, amici o parenti, nonostante questo sia esplicitamente vietato dalle politiche di Amazon.
«Voglio essere chiaro: lo fanno tutti. Assolutamente tutti», ha ammesso un ex manager addetto al servizio clienti.
Amazon si difende: le dichiarazioni del colosso e-commerce
Ovviamente l’azienda non poteva tacere di fronte a tali dichiarazioni e si è subito difesa:
Non ci sono prove che suggeriscano che i dati siano mai stati esposti al di fuori del sistema interno in alcun modo. Dopo 25 anni di attività, Amazon ha un’eccezionale esperienza nella protezione dei dati dei clienti. Infatti, ha investito miliardi di dollari per costruire sistemi e processi per mantenere i dati al sicuro.
Abbiamo standard incessantemente elevati per la sicurezza e la privacy. Valutiamo e implementiamo continuamente nuove misure quando vediamo l’opportunità di rafforzare ulteriormente le nostre protezioni. Le affermazioni fatte si basano su avvenimenti obsoleti e fuori contesto. Non hanno assolutamente nulla a che fare con la situazione attuale.
Inoltre un portavoce della famosa azienda sottolinea il fatto che è improbabile che l’abuso di questi privilegi sia comune a tutti i dipendenti.