Secondo le stime dell’Inrix Global Traffic 2020, Roma è la diciottesima città al mondo (e l’undicesima città in Europa) più congestionata nel traffico. Al fine di ridurre le ore che i romani passano imbottigliati nel traffico, la nuova giunta capitolina, guidata da Roberto Gualtieri (PD), è intenzionata ad accordarsi con Google per affidare loro la gestione dei semafori.
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Come Google può ridurre il traffico
L’azienda californiana non è nuova alla tecnologia di monitoraggio del traffico (e nemmeno alle collaborazioni con lo Stato italiano), adesso però vuole implementarla nelle città per migliorare l’efficienza dei semafori.
La prima sperimentazione ha avuto luogo in Israele dove, attraverso l’uso di un’avanzata intelligenza artificiale e dei satelliti americani, è stato possibile prevedere l’andamento del traffico, stabilire la migliore alternaza dei semafori e ridurre così i tempi di attesa e il consumo di carburante in una percentuale compresa tra il 10% e il 20%. Visti i risultati positivi, Google ha intenzione di estendere la nuova tecnologia anche in altre città come Rio de Janeiro; in Italia la società di Mountain View punta a Roma o a Milano.
Il piano del Comune di Roma
L’assessore ai trasporti del Comune di Roma Eugenio Patané, intervistato da Il Messaggero, ha affermato che i lavori con Google sono già stati avviati: non a caso, in settimana, si è svolta una riunione tra i vertici capitolini e i rappresentanti del colosso americano).
Per quanto riguarda i fondi destinati al progetto, questi non sono un problema: il Tesoro della Capitale ha a disposizione ben 6 milioni di euro, stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per l’istallazione di semafori di ultima generazione. A questo budget si possono aggiungere anche eventuali fondi stanziati nel PNRR o dal Governo italiano.
L’iter per la realizzazione del progetto si articola in 2 fasi: la prima consiste nella ratifica di un accordo con Google, che fornirà l’intero apparato tecnologico, dai satelliti all’intelligenza artificiale, la seconda nell’indizione di un bando europeo con cui si designerà la società che materialmente dovrà collegare i semafori al sistema di gestione.
Il tempo stimato è di circa 6 mesi.
Da ultimo Patané ha assicurato che i nuovi semafori saranno installati dapprima in corrispondenza degli incroci pericolosi; questi lavoreranno insieme agli agenti della Polizia Municipale per “mettere fine alle stragi sulle strade”.
Fonte: Il Messaggero