Da diversi anni si discute sulla bassa riparabilità dei prodotti tecnologici, sempre più “compatti” nella componentistica interna e impossibili da riparare da soli senza ricorrere ai vari centri di assistenza. E una volta scaduta la garanzia di 24 mesi, quando un prodotto tecnologico si rompe, bisogna buttarlo e comprarne uno nuovo.
Un primo passo nella direzione di una maggiore tutela per i consumatori è arrivato a inizio anno con il riconoscimento da parte dell’Unione Europea del diritto alla riparazione, a cui devono adeguarsi tutti i produttori dal 1 marzo.
Tra questi, una delle prime sembra essere stata proprio Apple.
Infatti, con un comunicato stampa l’azienda di Cupertino ha annunciato un programma ufficiale aperto ai clienti per la riparazione “fai-da-te” di iPhone e Mac.
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Apple e il programma “Self Service Repair”
Apple ha dunque annunciato il servizio “Self Service Repair”, aperto inizialmente agli iPhone 12 e 13, e poi successivamente ai Mac dotati di chip M1. Come spiega la stessa azienda di Cupertino, il programma darà la possibilità ai clienti di rivolgersi ad Apple per acquistare kit e parti originali per riparazioni “fai-da-te” dei propri dispositivi.
Inizialmente, la disponibilità sarà per le parti originali “per cui ci si rivolge più spesso ai centri di assistenza”, come display, fotocamere e batterie: in totale, lo store offrirà “più di 200 parti originali singole e strumenti”.
Come ha dichiarato Jeff Wiliam, Chief Operating Officer della società di Cupertino:
Negli ultimi tre anni, Apple ha quasi raddoppiato il numero di centri di assistenza che hanno accesso a parti originali, strumenti e formazione Apple, e ora offriamo un’ulteriore opzione a chi desidera completare in autonomia le proprie riparazioni.
Il servizio “Self Service Repair” sarà disponibile dal 2022, dapprima negli Stati Uniti d’America e poi nel corso dell’anno anche in altri paesi, compreso l’Italia.
Un’iniziativa ottima per i clienti, sperando in prezzi accessibili per gli strumenti e le parti originali e che un programma simile venga adottato anche da altri produttori di smartphone e non solo.
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Fonte: Comunicato Stampa Apple