Piove sul bagnato per lo studio Ufotable; dopo gli avvenimenti accaduti ad Halloween, con annessa trasmissione dell’arco Mugen Train di Demon Slayer a rischio, lo studio d’animazione giapponese potrebbe ricevere un’aspra sentenza.
Il presidente di Ufotable, Hikaru Kondo, rischia infatti di causare seri danni per lo studio.
I pubblici ministeri della corte distrettuale di Tokyo addetti al caso avrebbero infatti chiesto al giudice una condanna di 20 mesi di carcere e una multa di 40 milioni di Yen (circa trecentodieci mila Euro) in seguito all’ormai conosciuta situazione legata all’evasione fiscale svolta dal presidente di Ufotable.
Nelle argomentazioni, i pubblici ministeri hanno accusato Kondo di essere “egoista e avido” e hanno affermato che egli “autorizzava inesorabilmente la condotta fraudolenta quando i profitti aumentavano notevolmente, con una pianificazione ben preparata e sofisticata per la sua operazione sinistra”. L’accusa ha anche affermato che il denaro non veniva utilizzato solo per finanziare produzioni di anime, ma anche per acquistare immobili a suo nome.
Da quanto si evince dal caso giudiziario, sembra che Kondo abbia trasferito le entrate dai bar targati Ufotable con sede a Tokyo in una cassaforte nella sua dimora privata e abbia fatto false dichiarazioni dei redditi nel 2015, 2017 e 2018, nascondendo circa 441 milioni di Yen (circa 3.5 milioni di Euro) dalla Tokyo Regional Taxation Bureau, che ha presentato una denuncia contro Kondo e Ufotable nell’aprile 2019.
Ciò ha permesso a Kondo di eludere il pagamento di circa 109 milioni di Yen (circa 850,000 Euro) di imposte sulle società e 28 milioni di Yen (circa 200,000 Euro) di imposta sui consumi, per un totale di oltre 138 milioni di Yen (poco più di 1 milione di Euro).
Non ho evaso le tasse per guadagno personale, l’ho fatto perchè completare un progetto di qualità porta ad una perdita economica
La “difesa” di Hikaru Kondo davanti alla corte dopo aver confessato l’evasione fiscale
Indi per cui, i pubblici ministeri, chiedono una condanna a 20 mesi di carcere e ad una multa di 40 milioni di Yen, i quali andrebbero ad aggiungersi alla già precedentemente condanna di risarcimento che ammontò a 139 milioni di Yen che abbiamo citato poc anzi.
Fonte: OUM