Tetsuya Chiba, nato a Tokyo l’11 Gennaio 1939, è uno degli autori più importanti della storia del fumetto nipponico. Il suo capolavoro Ashita no Joe, conosciuto da noi come Rocky Joe, è una delle opere caposaldo della cultura giapponese moderna.
Tetsuya Chiba, ormai ottantaduenne, ha rivelato Mercoledì in un post sul blog di aver iniziato a sentirsi male dopo la fine dell’estate di quest’anno e che diversi giorni fa si è fatto ricoverare in un ospedale privato a Tokyo. Il mangaka ha dichiarato di aver iniziato ad avere anomalie una dopo l’altra nei ventricoli, nelle arterie coronarie e nella gola.
Chiba, da illustra persona giapponese qual è, si è scusato per qualsiasi problema causato e ha sostenuto di star progressivamente guarendo, con l’ovvia intenzione di riprendersi completamente e tornare al lavoro il prima possibile.
Tetsuya Chiba, nonostante la sua veneranda età, continua però a scrivere e disegnare fumetti per diletto; egli ha infatti partecipato al progetto MANGA Day to Day, un profilo Twitter che carica costantemente delle vignette e dei siparietti legati alla vita mondana di tutti i giorni.
“Ambientato nei giorni della nuova sindrome respiratoria acuta grave di Coronavirus dal 1 aprile 2020, 109 set di artisti hanno disegnato manga e li hanno serializzato in una staffetta quotidiana.”
L’illustre carriera di Tetsuya Chiba
Tetsuya Chiba nasce a Tokyo ma a causa della guerra sino-giapponese passa gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza in Manciuria, presso un conoscente del padre, fin quando assieme alla famiglia non trova il modo di tornare in Giappone.
Nel 1956, mentre frequenta ancora le scuole superiori, Chiba scrive Fukushuu no Semushi Otoko per un editore che produce libri a noleggio; il lavoro gli frutta 12,315 Yen (circa 90 Euro).
Il suo debutto avviene nel 1958 con l’opera Butoukai no Shoujo e negli anni 60 scrive sia manga per ragazze che per ragazzi.
Nel 1968 iniziò a lavorare al suo più grande capolavoro, Rocky Joe. Come abbiamo detto precedentemente, Ashita no Joe è una delle opere giapponesi più importanti, non solo per il mondo fumettistico ma per il popolo nipponico in generale. Le vicende di Rocky Joe hanno funto da collante sociale per un’intera nazione, ancora ferita e danneggiata dalle sciagure della guerra.
L’istinto di rivalsa, la voglia di non mollare nonostante le avversità, l’abnegazione al sacrificio e l’accurata rappresentazione del Giappone dell’epoca hanno aiutato Tetsuya Chiba ad entrare nell’olimpo dei mangaka più influenti di sempre.
Il manga di Rocky Joe ha ispirato due anime televisivi nel 1970 e 1980, nonché due film nel 1980 e 1981. Più di recente, la storia del fumetto è stata reinterpretata in una nuova ambientazione fantascientifica con nuovi personaggi nell’anime Megalobox del 2018, che accredita il manga originale come la sua origine. Tetsuya Chiba supervisionò il progetto animato.
La serie sequel di Megalobox, Megalobox 2: Nomad, è stata prodotta e poi messa in onda dall’Aprile 2021, segno che gli spettatori giapponesi hanno apprezzato il precedente e che i prodotti d’intrattenimento basati sulla Box fanno ancora breccia nel cuore del pubblico nipponico.
Non possiamo fare altro che augurare una pronta guarigione al leggendario Tetsuya Chiba.
Fonte: OUM