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Hideo Kojima elogia Violet Evergarden: «Mi ha fatto piangere»

Il mondo del videogioco giapponese e quello dell’animazione nipponica sono sempre stati due media molto vicini l’un l’altro. Vediamo spesso all’interno dei nostri videogiochi preferiti delle citazioni a serie animate leggendarie e, viceversa, negli anime che più adoriamo possiamo sovente riscontrare la presenza di richiami a videogiochi che hanno segnato la storia.

Abbiamo l’ennesimo esempio di fratellanza tra i due media con l’ultimo tweet di Hideo Kojima, una delle figure più importanti e rilevanti del mondo dei videogiochi, il quale ha espresso il proprio gradimento verso l’anime Violet Evergarden dopo averne terminato la visione.

«Non avevo mai visto Violet Evergarden, né in TV né al cinema, e conoscevo il titolo solo grazie a uno spot pubblicitario per la versione cinematografica. Sono contento di averlo visto. Ho pianto un po’ alla fine. Una volta scrivevo lettere, ma credo di non averne scritta una da circa 10 anni. »

Hideo Kojima è uno degli sviluppatori di videogiochi più influenti al mondo ed ha nel proprio curriculum la creazione di prodotti videoludici entrati nella storia come la Metal Gear saga e Death Stranding, solo per citarne un paio.

Considerando il suo mestiere e la presumibile mole di lavoro a cui egli deve sottoporsi per proporre prodotti di altissima caratura, ora più che mai dato l’imminente approdo sul mercato della versione Director’s Cut di Death Strandig, risulta quasi impensabile per le persone normali immaginarsi delle figure di cotanta influenza avere del tempo libero e godersi un film, una serie TV, un anime o un videogioco.

Nel caso specifico di Hideo Kojima non è la prima volta che il genio giapponese esprime il proprio apprezzamento verso altri media e altri franchise; egli ha infatti più volte dichiarato, per esempio, di essere un assiduo lettore di Junji Ito e che gradirebbe molto una collaborazione tra di loro.

Foto di hideo kojima

Di cosa parla Violet Evergarden?

La Grande Guerra è finalmente giunta al termine dopo quattro lunghi anni di conflitto; fratturato in due, il continente di Telesis ricominciò lentamente a rifiorire. Coinvolta nello spargimento di sangue c’era Violet Evergarden, una giovane ragazza cresciuta con l’unico scopo di decimare le linee nemiche. Ricoverata in ospedale e mutilata in una sanguinosa battaglia durante l’ultima fase della guerra, le sono rimaste solo le parole della persona a lei più cara, ma senza riuscire a comprenderne il significato.

Guarita dalle ferite, Violet inizia una nuova vita lavorando presso il CH Postal Services dopo un litigio con la sua nuova famiglia adottiva. Lì, assiste per puro caso al lavoro di una Auto Memory Doll, amanuensi che trascrivono i pensieri e i sentimenti delle persone in parole su carta, in un’epoca in cui vi era ancora una grande fetta di popolazione analfabeta. Spinta dall’idea, Violet Evergarden inizia a lavorare come una di esse; un mestiere che la porterà in un’avventura che rimodellerà la vita dei suoi clienti e, soprattutto, la porterà alla scoperta di se stessa.

Violet Evergarden

Dopo la serie anime del 2018 prodotta da Kyoto Animation, sono stati rilasciati due film.
Il primo, Violet Evergarden Eternity and the Auto Memory Doll, è uscito nelle sale giapponesi nel Settembre 2019 per poi venir caricato su Netflix per il pubblico occidentale dall’Aprile 2020.
Il secondo, Gekijouban Violet Evergarden, quello a cui si riferisce il tweet di Hideo Kojima, è stato distribuito nei cinema nipponici dal 20 Settembre 2020 ed è stato recentemente caricato, anch’esso su Netflix, il 13 Ottobre 2021.

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Matteo Comin

Matteo Comin

Sono Matteo, scrivo da Desenzano (BS), Studio Scienze della comunicazione e lavoro in un cinema multisala. Sono appassionato, come tutti voi, di tutto ciò che riguarda la cultura nerd, in particolar modo di anime e manga.

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