La notizia è diventata di dominio pubblico nella notte tra il 26 e 27 ottobre, ma gli “addetti del settore” lo sapevano già da un po’.
In realtà, la discussione era iniziata sulle pagine di un noto forum già nei mesi scorsi. In tanti chiedevano un modo per decrittare e poter creare da zero un Green Pass valido.
La generazione di un Green Pass è stato il sogno bagnato di tanti in queste settimane, soprattutto dopo che Governo ha imposto il possesso del certificato verde (da vaccino o tampone) per accedere nei luoghi di lavoro, oltre che in ristoranti, cinema, palestre ecc.
Green Pass falsi, i codici in vendita sul web
La svolta è arrivata il 24 ottobre quando un utente si è iscritto su un noto forum e ha millantato la possibilità di vendere Green Pass falsi validi per consentire l’accesso in Polonia come persone vaccinate. Tutto questo alla modica cifra di 300 dollari.
In tanti hanno risposto al messaggio dell’utente (appena iscritto e senza reputazione, quindi una possibile truffa) chiedendogli di dimostrare la bontà delle sue affermazioni.
Un altro utente ha quindi chiesto una prova inequivocabile: un codice valido a nome Adolf Hitler.
La conferma è arrivata in breve tempo: dopo aver ricevuto il codice in privato ne ha verificato la validità, confermandola sul forum:
Di seguito una schermata che mostra la validazione del QR a nome Hitler Adolf (NB: il codice, ad oggi, è stato disattivato e adesso non risulta più correttamente scansionabile):
Un altro utente, poco dopo, ha confermato la veridicità delle affermazioni del “venditore” di Green Pass, aggiungendo qualche dettaglio per chiarire un po’ la situazione. A quanto pare sono state trafugate le chiavi private dei certificati polacchi. Da questo momento chiunque in possesso delle giuste abilità è in grado di generare dei codici QR falsi e spacciarli per un Green Pass valido in Europa.
Inutile dire che da lì a poco è iniziato il delirio. In molti hanno chiesto informazioni e prove di veridicità all’utente che ha dato inizio alle vendite, per poter poi procedere all’acquisto dei codici.
Altri invece, si augurano che la pubblicazione delle chiavi private polacche sia solo l’inizio e che nei prossimi giorni possano essere trafugate o bucate anche quelle degli altri stati. A loro dire è l’unico modo per fermare la “dittatura” in cui ci troviamo.