In questi ultimi anni gli attacchi hacker ai database presenti nel web sono ormai all’ordine del giorno, come la recente violazione su Spotify del profilo di 6ix9ine. Nella giornata di oggi si apprende di un attacco ransomware che ha colpito la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), l’ente pubblico che in Italia è preposto alla gestione dei diritti d’autore.
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L’attacco hacker: chiesto un riscatto alla SIAE in bitcoin
L’attacco hacker a quanto sembra ha sottratto 60GB di dati dai database della SIAE, inclusi i vari contratti tra autori ed editori e anche i dati di pagamento. Come riporta Il Giorno, il sistema informatico è rimasto paralizzato per qualche minuto, ed è in quel momento che è avvenuta la violazione del database dell’ente pubblico.
Questi dati sono già stati pubblicati nel dark web, e gli autori dell’attacco hanno chiesto un riscatto all’ente pubblico in bitcoin. Come afferma Dday, la SIAE ha già preso i dovuti provvedimenti con il Garante della Privacy e soprattutto non è intenzionata a pagare e venire a patti con gli autori dell’attacco.
Non è la prima volta che la SIAE è rimasta vittima di attacchi informatici; il precedente è avvenuto nel novembre 2018, quando il gruppo Anonplus ha hackerato i server dell’ente pubblico, sottraendo allora 3,7GB di dati.
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