Il fanservice è sempre un tema ricorrente nelle discussioni di anime, manga e videogiochi. E se, prima o poi, si dovesse sentir parlare di una sua riduzione?
L’illustratore Mel Kishida ha recentemente trattato l’argomento durante un’intervista per il sito TheGamer dedicata all’imminente uscita di Blue Reflection: Second Light, secondo capitolo della serie di JRPG sviluppata dalla Koei Tecmo (Atelier, Nioh).
Durante l’intervista Kishida ha parlato del suo processo di lavorazione e di come sono state mostrate i personaggi femminili del gioco. L’illustratore ha dichiarato quanto segue:
“Fuori dal Giappone, specialmente in Nord America e in Europa, sta iniziando a cambiare il modo in cui vengono mostrate le giovani donne. Gli atteggiamenti stanno cambiando. Con il primo capitolo di Blue Reflection non volevamo provare a renderle palesemente sexy, volevamo semplicemente che le ragazze avessero più carattere, in modo che ad una seconda occhiata vi avrebbero fatto battere il cuore.
Penso che stia cambiando anche il modo in cui si rende il fanservice una caratteristica principale di un anime o un gioco. Non lo sento solo io, ma anche gli altri membri del team di sviluppo. A differenza del primo capitolo, abbiamo adottato un approccio differente per quanto riguarda il mostrare i personaggi senza affidarci al fanservice. In Blue Reflection e altre opere a cui ho lavoro sto vedendo un cambiamento nel modo in cui le cose vengono percepite e a come ci si comporta verso di esse. Se doveste dirmi, ‘Beh hai disegnato un sacco di illustrazioni sexy’, direi che non le ho fatte perché mi piacciono, ma perché sono cose che i fan e i consumatori sarebbero contenti di vedere”.
Il leggendario fumettista Ken Akamatsu (Love Hina, Negima!) aveva avvisato tutti i creatori giapponesi del fatto che le regolamentazioni e le sensibilità occidentali avrebbero potuto controllare cosa i giapponesi possano o non possano fare. Secondo il manga molti si ritrovano davanti alla scelta di doversi auto-censurare per il bene dei loro progetti.
Nell’arco di tutta la sua carriera Kishida ha realizzato illustrazioni per moltissime light novel e ha collaborato anche a serie anime come Hanasaku Iroha e Red Data Girl. Nel mondo videoludico, oltre a Blue Reflection, ha collaborato con la Koei Tecmo con il design dei personaggi dei quattro giochi di Atelier facenti parte della quadrilogia di Arland.
Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Kishida? Avete notato anche voi alcuni cambiamenti in questo senso? Scrivetecelo nei commenti!
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