È da tempo ormai che, finalmente, chi sta al capo dei social network più disparati ha capito che non sempre, inneggiando alla fantomatica libertà di opinione, sul web si può dire (e fare) tutto ciò che si vuole, anche spargendo fake news e informazioni ingannevoli. Pensiamo infatti agli emblematici casi della chiusura dei social network di Donald Trump o, più recente, l’eliminazione del gruppo telegram di persone contro il green pass e i vaccini per il Covid-19.
Questa lotta alla disinformazione continua e questa volta a prenderne atto sono altri due colossi del web, ovvero Google e YouTube, che questa volta vogliono prendere parte a un tema molto caldo in questi ultimi tempi, ovvero quello del cambiamento climatico.
I contenuti su Google e YouTube saranno analizzati anche da esseri umani
La posizione assunta dai due in realtà non è così drastica come quella presa per gli esempi menzionati precedentemente, ma è comunque un modo per tenere sotto controllo le informazioni che vengono dette (o, in questo caso, spacciate per tali) e per far capire che il tutto viene esaminato attentamente.
Infatti le fake news sul cambiamento climatico non verranno eliminate, ma semplicemente non potranno essere in alcun modo monetizzate.
Ecco cosa si legge in una nota di Google:
Negli anni passati abbiamo ricevuto diverse segnalazioni preoccupate da parte di publishers , content creator e compagnie pubblicitarie riguardo agli ads associati a video che promuovono affermazioni inaccurate sul cambiamento climatico. Le compagnie pubblicitarie semplicemente non vogliono che le pubblicità vengono associate a questi contenuti.
Ecco perché oggi stiamo annunciando un nuovo modo di monetizzare per le compagnie pubblicitarie e I creatori di contenuti su Youtube che eliminerà la possibilità di guadagno dai contenuti che contraddicono affermazioni scientifiche sull’esistenza del cambiamento climatico. Ciò include contenuti che dicono che il cambiamento climatico è una beffa o una truffa, che smentiscono che nel lungo termine il clima diverrà più caldo e che smentiscono che l’emissione di gas serra e l’attività umana hanno contribuito al cambiamento climatico.
Quando ci troveremo davanti a del contenuto che viola questa politica, analizzeremo attentamente il contenuto nel quale queste assunzione vengono fatte, differenziando tra chi pone queste affermazioni come vere e chi le menziona per discuterne.
Insomma, una presa di posizione netta ma altrettanto giusta, soprattutto perché viene anche specificato che sarà garantita la presenza sia di software che di umani nel momento in cui un contenuto deve essere vagliato come affermazioni a sostegno della falsità del cambiamento climatico o come semplice discussione su queste affermazioni.
Chissà comunque se arriveremo anche all’eliminazione definitiva di questi video e contenuti. Pensate che questa sia una scelta giusta?