Oltre due anni fa abbiamo parlato per la prima volta della Fate/Series qui su DrCommodore con una compendio generale di molte delle serie appartenenti al franchise. Oggi andremo a vedere meglio gli aspetti di ciascuna serie per realizzare una vera e propria guida divisa in tre articoli all’enorme brand di Fate e al Nasuverse più in generale.
In questo primo articolo vedremo le serie appartenenti al canone principale e in particolare come approcciarsi al brand.
Fate/Stay Night e Fate/Hollow Ataraxia
Fate/Stay Night nasce come visual novel uscita per la prima volta nel 2004 e successivamente riproposta nella sua versione “Realta Nua”, priva di scene H e col doppiaggio. Successivamente è stata rilasciata anche per PlayStation 2, PlayStation Vita e, più recentemente, la prima route è sbarcata anche su Android.
La novel è divisa in tre route, tre storie più o meno diverse che partono dai medesimi presupposti: Fate, Unlimited Blade Works ed Heaven’s Feel. Ciascuna prende in esame personaggi e dinamiche differenti e le protagoniste sono rispettivamente Saber, Rin e Sakura.
L’ordine di lettura è questo, Fate/Stay Night è infatti una serie in cui le tre route formano un’unica storia e solo al termine della lettura totale della novel potrete avere una visione competa dei personaggi e delle vicende che li coinvolgono, oltre naturalmente alle vicende di lore.
La visual novel purtroppo non è reperibile legalmente né in italiano né in inglese su nessun tipo di piattaforma.
A Fate/Stay Night segue inoltre un’altra visual novel, Fate/Hollow Ataraxia. Essa non si propone come sequel diretto di nessuna route specifica e attualmente non sono disponibili adattamenti animati.
Non voglio fare alcun tipo di spoiler o anticipazione riguardo Fate/Hollow Ataraxia in questo articolo, ma potete leggere qui un mio approfondimento, con spoiler, sulla visual novel.
Gli adattamenti: Fate/Stay Night – Unlimited Blade Works
Numerosi adattamenti sono stati tratti da Fate/Stay Night, alcuni dei quali purtroppo realizzati piuttosto male. La serie dalla quale consiglio di partire per approcciarvi alla Fate/Series qualora non voleste leggere la visual novel è l’adattamento del 2014 di Unlimited Blade Works.
Realizzato da Ufotable, non nuova al Nasuverse in quanto aveva già lavorato a Fate/Zero (di cui parleremo dopo) e ai film di Kara no Kyoukai, Fate/Stay Night Unlimited Blade Works conta di 26 episodi totali che trasmettono più o meno fedelmente tutta la seconda route.
Certo, ci sono comunque delle modifiche rispetto alla route originale, gli eventi degli ultimi giorni ad esempio sono leggermente accelerati rispetto all’originale, o sono presenti diverse aggiunte come un episodio interamente dedicato a Medea (e del quale abbiamo parlato in un approfondimento apposito) ma è comunque un’ottima trasposizione e miglior starting point per la serie.
Ufotable ha inoltre realizzato un episodio 0 che fa da prologo e che ricalca fedelmente il prologo della visual novel, fornendo quindi ai neofiti tutti gli elementi necessari per avvicinarsi alla Fate/Series.
La serie è disponibile in streaming legalmente sia su VVVID sia su Netflix.
Fate/Stay Night – Heaven’s Feel
Subito dopo avere lavorato ad Unlimited Blade Works Ufotable ha iniziato a lavorare ad una trilogia di film che trasponesse gli eventi della terza ed ultima route, Heaven’s Feel.
I film sono rispettivamente usciti nel 2017, 2019 e 2021 e sono tutti e tre disponibili su Netflix.
Anche in questo caso l’adattamento è ottimo, sebbene abbia subito qualche taglio in più rispetto alla precedente route a causa del tempo limitato dato dal formato cinematografico. Il fatto che si tratti di film e non di una serie, comunque, è giustificato dal fatto che se si fosse trattato di un anime per la televisione gli elementi più cruenti o spinti della route sarebbero dovuto essere tagliati, snaturando quindi alcuni degli elementi fondamentali di questa storia.
Qui su DrCommodore ho recensito tutti e tre i film di Fate/Stay Night – Heaven’s Feel, Presage Flower, Lost Butterfly e Spring Song.
Purtroppo i film traspongono un solo finale – il True – mentre nel caso di Unlimited Blade Works Ufotable ha poi realizzato un episodio speciale per trasporre il secondo finale della visual novel, Sunny Day, anch’esso da guardare naturalmente.
Fate/Zero, il prequel
Ultimo adattamento realizzato da Ufotable dei prodotti del canone “principale” della Fate/Series è Fate/Zero, che di fatto è il primo loro adattamento animato in ordine cronologico.
L’anime diviso in due stagioni per un totale di 25 episodi, è tratto dai romanzi di Gen Urobuchi. Si tratta di un prequel di Stay Night e anche in questo caso un’ottima trasposizione (Ufotable è praticamente garanzia di qualità quando si parla del Nasuverse) e che, pur modificando qualcosa rispetto all’originale o prendendosi alcune libertà, non tradisce mai lo spirito della light novel.
Nonostante Fate/Zero sia un prequel e l’anime sia uscito cronologicamente prima rispetto ad Unlimited Blade Works ne consiglio la visione solo dopo gli altri anime Ufotable in modo tale da non rovinarvi alcuni colpi di scena riguardanti Heaven’s Feel.
Di Zero è presente anche un manga edito in Italia da Star Comics, anche questo è un ottimo adattamento che vi consiglio vivamente.
Gli adattamenti da evitare
Gli ottimi adattamenti Ufotable non sono gli unici che possiamo trovare delle route di Fate/Stay Night. Nel 2005 infatti lo Studio DEEN annunciò un adattamento animato di Fate/Stay Night, uscito poi nel 2006. L’anime si propone di adattare la Fate route, ovverosia la route di Saber, ma il risultato purtroppo è piuttosto deludente: si tratta infatti di un adattamento non fedele alla visual novel originale e che, soprattutto nella sua seconda metà, fa numerosi spoiler molto gravi provenienti dalle due route successive rovinando di fatto la visione a chiunque si approcci alla serie tramite esso. L’unica cosa fedele di esso sono le OST, quasi tutte tratte praticamente dalla novel.
Se volete guardarlo vi consiglio fortemente di farlo solo dopo aver letto Fate/Stay Night o, in alternativa, guardato tutti gli adattamenti realizzati da Ufotable.
Successivamente lo Studio DEEN ha cercato di adattare Unlimited Blade Works in un film ma il risultato è stato piuttosto deludente anche in questo caso.
Conclusioni
Chiudere questo articolo con gli adattamenti da evitare è un po’ triste, ma spero di essere stata esaustiva abbastanza riguardo i prodotti legati al canone principale. Ricapitoliamo un attimo l’ordine che ritengo essere migliore per approcciarvi alla serie:
1. Fate/Stay Night: Unlimited Blade Works (episodio 0, prima e seconda stagione, Sunny Day)
2. Fate/Stay Night: Heaven’s Feel (trilogia)
3. Fate/Zero (prima e seconda stagione)
Se avete ulteriori domande, naturalmente, non esitate a farci sapere con un commento e se siete curiosi di scoprire di più sul mondo della Fate/Series e del Nasuverse qui potete trovare tutti i miei articoli ad essa dedicati.