Esattamente 26 anni fa, il 4 ottobre 1995, andava in onda per la prima volta Neon Genesis Evangelion, la serie animata cult diretta e sceneggiata da Hideaki Anno e prodotta dallo studio Gainax.
Neon Genesis Evangelion è un pilastro dell’animazione giapponese; il capolavoro di Anno, a 26 anni dalla sua uscita, è ancora argomento di discussioni tra appassionati ed ha influenzato una moltitudine di opere venute dopo di esso.
Con la recente uscita del quarto film rebuild, Evangelion 3.0+1.0 Thrice Upon a Time, il franchise animato legato a Neon Genesis Evangelion è finalmente giunto a temine, concludendo così un viaggio che ha accompagnato le vite di molti fan per quasi trent’anni.
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Di cosa tratta Neon Genesis Evangelion?
Quindici anni dopo un evento catastrofico noto come Second Impact, il mondo affronta una nuova minaccia: mostruosi esseri celesti chiamati “Angeli” invadono Neo-Tokyo 3 uno per uno. L’umanità non è in grado di difendersi dagli angeli nonostante utilizzi le loro munizioni e tattiche militari più avanzate. L’unica speranza per la salvezza umana è nelle mani della NERV, una misteriosa organizzazione guidata dal freddo Gendo Ikari. La NERV gestisce robot umanoidi giganti soprannominati “Evangelion” per combattere gli angeli con armi avanzate all’avanguardia e barriere protettive note come Absolute Terror Fields.
Anni dopo essere stato abbandonato da suo padre, Shinji Ikari, il figlio quattordicenne di Gendo, torna faccia a faccia con il genitore. Shinji affronta una perenne battaglia interna contro il trauma profondamente sepolto causato dalla perdita di sua madre e l’abbandono emotivo che ha sofferto per mano di suo padre. Terrorizzato all’idea di aprirsi a un altro, la vita di Shinji cambia per sempre quando incontra Misato Katsuragi, 29 anni, un alto ufficiale della NERV che gli mostra una gentilezza materna e uno spirito libero che non ha mai sperimentato.
Un devastante attacco di un Angelo costringe Shinji all’azione mentre Gendo rivela il suo vero motivo per invitare suo figlio a tornare a Neo-Tokyo 3: Shinji è l’unico bambino in grado di pilotare in modo efficiente l’Unità Evangelion 01, un nuovo robot che si sincronizza con i suoi dati biometrici. Nonostante il brutale trauma psicologico provocato dal pilotaggio di un Evangelion, Shinji difende Neo-Tokyo 3 dalla minaccia angelica, ignaro delle oscure macchinazioni di suo padre.
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La depressione del regista Hideaki Anno è ciò che ha portato ai temi oscuri di Neon Genesis Evangelion. I problemi di budget e le lamentele delle associazioni genitoriali sui contenuti hanno portato alla demolizione del finale originale e alla sostituzione con un finale di animazione estremamente limitato che si staccava dalla trama principale.
Successivamente è stato realizzato un film, End of Evangelion, basato in parte sul finale pianificato originale e in parte sulla crescente frustrazione di Anno con la base di fan di otaku. Il mix di psicoanalisi, simbolismo religioso e decostruzione del genere della serie si è rivelato estremamente influente sugli anime maturi dalla fine degli anni ’90 in poi. Il Japan Media Arts Festival nel 2006 lo ha classificato come l’anime più popolare di tutti i tempi.
Nel 2007, con l’uscita di Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone, Hideaki Anno iniziò la tetralogia di film che avrebbero riadattato la serie e che avrebbero portato il franchise di Neon Genesis Evangelion alla propria conclusione.
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Se aveste dei dubbi sulla fumosa narrativa di Neon Genesis Evangelion o voleste approfondire l’esperienza, consigliamo di dare un’occhiata ai ragazzi di Distopia Evangelion.