Il Bitcoin è una criptovaluta che in tanti provano a sfruttare, ma al momento solo nello stato di El Salvador si è deciso di utilizzarla come moneta reale. Ed è proprio nel piccolo paesino dell’America Centrale che si è arrivati ufficialmente alla prima estrazione “vulcanica” del Bitcoin
Il mining (estrazione di dati) è diventata una delle principali attività su cui puntare e, qualche mese fa, il presidente Nayib Bukele ha espresso la volontà di sfruttare l’energia vulcanica per il suddetto processo.
Estratti i primi Bitcoin da fonti pulite
Proprio ieri, lo stesso Bukele, ha annunciato per la prima volta il “mining” che sfrutta l’energia pulita prodotta dai vulcani e lo ha annunciato tramite il proprio account Twitter.
La prima estrazione di Bitcoin a energia pulita fa ben sperare dopo l’incremento del +10% sulle criptovalute dell’inizio di ottobre. Si tratta di un traguardo molto importante dato che una delle preoccupazioni maggiori che riguardano il mining è quella relativa alle fonti energetiche. Lo sfruttamento dell’energia geotermica potrebbe giovare non solo all’ambiente, ma anche ai costi di mantenimento dell’attività di mining stessa.
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In questo momento El Salvador diventa dunque un modello da seguire per quanto riguarda il Bitcoin e anche gli stati europei, in primis la Svizzera, si stanno già operando per sviluppare e sfruttare al meglio le criptovalute, di cui non ci si fida ancora al 100%. Un esempio palese è la Cina, che le ha rese ufficialmente illegali. Questa novità, però, rappresenta una possibilità da non sottovalutare e sarà interessante monitorarne l’andamento dai prossimi mesi.