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La Crusca contro l’asterisco e la schwa: “sesso biologico e identità di genere sono diversi dal genere grammaticale”

Viviamo in un’epoca dove le questioni legate al sesso e al genere sono sempre più sdoganate. Si inizia a parlare sempre più spesso di genderfluid, di identità di genere e persino star molto in vista hanno deciso di fare apertamente coming out da questo punto di vista, un esempio noto è Hikaru Utada che si è recentemente dichiarata non-binary tramite una diretta sul proprio profilo Instagram. La cantante di Neon Genesis Evangelion e Kingdom Hearts ha dunque iniziato ad utilizzare per se stessa un prefisso neutro, ciò che nella nostra lingua viene indicato col simbolo fonetico /ə/ , ovverosia schwa, utilizzato come desinenza plurale neutra per includere uomini, donne, non-binary e persone che in generale non si riconoscono in nessuno dei due generi precisi.

L’Accademia della Crusca, la più antica ed importante accademia linguistica del nostro paese, si è recentemente espressa in merito all’utilizzo della schwa e dell’asterisco criticandone l’utilizzo e definendoli come “segni che “opacizzano” le desinenze maschili e femminili”.

Chi, tra coloro che ci hanno scritto, propone di far ricorso al neutro per rispettare le esigenze delle persone che si definiscono non binarie, citando il latino, non tiene presente da un lato che l’italiano, diversamente dal latino, non dispone di elementi morfologici che possano contrassegnare un genere diverso dal maschile e dal femminile, dall’altro che in latino (e in greco) il neutro non si riferisce se non eccezionalmente a esseri umani (accade con alcuni diminutivi di nomi propri) e neppure agli dei.

crusca schwa

La critica dell’Accademia, appare evidente sin dalle prime righe del comunicato, non riguarda assolutamente l’identità di genere in sé ma è una critica prettamente grammaticale volta a sottolineare come in italiano sia scorretto utilizzare un asterisco o la schwa per indicare un ipotetico genere neutro. Viene citata anche la lingua inglese, nella quale per indicare il genere neutro non si utilizza il pronome it, bensì they. Allo stesso modo, precisano, il pronome che nella nostra lingua viene utilizzato per esprimere un genere grammaticalmente non marcato è proprio il maschile plurale, pertanto sarebbe più grammaticalmente corretto utilizzare quello invece di simboli che poco hanno a che vedere con la nostra lingua.

È senz’altro giusto, e anzi lodevole, quando parliamo o scriviamo, prestare attenzione alle scelte linguistiche relative al genere, evitando ogni forma di sessismo linguistico. Ma non dobbiamo cercare o pretendere di forzare la lingua – almeno nei suoi usi istituzionali, quelli propri dello standard che si insegna e si apprende a scuola – al servizio di un’ideologia, per quanto buona questa ci possa apparire. L’italiano ha due generi grammaticali, il maschile e il femminile, ma non il neutro, così come, nella categoria grammaticale del numero, distingue il singolare dal plurale, ma non ha il duale, presente in altre lingue, tra cui il greco antico. Dobbiamo serenamente prenderne atto, consci del fatto che sesso biologico e identità di genere sono cose diverse dal genere grammaticale. Forse, un uso consapevole del maschile plurale come genere grammaticale non marcato, e non come prevaricazione del maschile inteso come sesso biologico (come finora è stato interpretato, e non certo ingiustificatamente), potrebbe risolvere molti problemi, e non soltanto sul piano linguistico. Ma alle parole andrebbero poi accompagnati i fatti.

Parlando sempre della schwa, il simbolo è stato recentemente introdotto sugli iPhone col recente aggiornamento di iOS 15. Potete trovarlo molto facilmente tenendo premuto sulla lettera “e” della tastiera e scorrendo tra le varie opzioni disponibili.

Che ne pensate voi Commodoriani dell’opinione espressa dall’Accademia della Crusca? La ritenete valida o siete contrari? Fatecelo sapere con un commento!

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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