Sin dal suo annuncio, avvenuto nel corso del tanto discusso E3 2021 Marvel’s Guardians of the Galaxy, nuovo titolo di Eidos Montreal dedicato ai ben noti supereroi Marvel, non ha saputo incontrare i favori del pubblico; i tanti appassionati della Casa delle Idee infatti, forse ancora scottati da Marvel’s Avengers ed inspiegabilmente impauriti dallo sfruttamento della licenza da parte di Square Enix, hanno donato al titolo un’accoglienza piuttosto tiepida nonostante lo stesso si presentasse già dal primo trailer come un prodotto più strutturato ed incentrato sulla narrativa rispetto al tie-in dedicato ai Vendicatori.
Malgrado la tiepida accoglienza tuttavia, Square Enix ed Eidos Montreal hanno deciso di proseguire dritte per la loro strada, continuando a diffondere informazioni e trailer del gioco, in arrivo il 26 Ottobre su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC ed in futuro su Nintendo Switch via cloud. L’enorme mole di materiale mostrato ha scoperto molte delle carte di Marvel’s Guardians of the Galaxy che, pian piano, ha cominciato a destare interesse anche nei più scettici, che farebbero bene a dare una chance a questo titolo.
Grazie ad un evento organizzato da Square Enix infatti abbiamo avuto modo di provare una sezione del gioco, vestendo il giubbotto di pelle di Star Lord e diventando i leader del gruppo di super/anti eroi cosmici targati Marvel, e siamo rimasti piacevolmente colpiti da quanto visto fino a questo momento. Dopo aver passato qualche ora in compagnia dei Guardiani della Galassia, siamo finalmente pronti a dirvi le nostre prime, buonissime impressioni su un prodotto che, con i dovuti accorgimenti, saprà come far felici i tanti fan della Casa delle Idee.
I Guardiani della Galassia stanno tornando, ecco la nostra prova!
La nostra prova è cominciata in medias res, e ci ha visti subito immersi nelle ambientazioni cosmiche che fanno da sfondo alle avventure dei Guardiani della Galassia. Dopo una breve cinematica introduttiva che ci ha introdotto alla linea narrativa del capitolo da noi provato, abbiamo sin da subito potuto apprezzare le varie interazioni tra i personaggi create dal team di sviluppo, che promettono di essere la base su cui si incentra l’intero titolo. Vestiti i panni di Star Lord abbiamo infatti esplorato la Milano, nave spaziale dei nostri eroi che fungerà come una sorta di hub centrale imbottito di easter egg, dialogando con Gamora, Drax, Groot e Rocket per organizzare al meglio la missione che ci attendeva di lì a poco.
I vari scambi di battute presenti sono stati estremamente utili sia a mostrare la caratterizzazione dei personaggi, che ci è sembrata ottima, sia per mostrare le feature di gameplay relative proprio alle scelte che Star Lord, da buon leader, dovrà operare, cambiando sensibilmente quantomeno a detta degli sviluppatori sia il tessuto narrativo sia delle brevi sezioni di gameplay. In molti casi infatti vi ritroverete a prendere delle decisioni che potrebbero accrescere o diminuire la stima che gli altri Guardiani hanno nei vostri confronti; se farete adirare troppo uno di questi, ciò si ripercuoterà sul gameplay, in una serie di modi che non vediamo l’ora di scoprire al meglio.
Una volta terminati i preparativi della missione ed aver acquistato i potenziamenti disponibili presso il banco da lavoro di Rocket, siamo finalmente scesi dalla Milano per addentrarci in una struttura dei Nova Corps, apparentemente abbandonata per un motivo che decidiamo di non spoilerarvi. All’interno di questa ambientazione, magnificamente costruita sia per design che per alcune scelte di regia, abbiamo finalmente potuto immergerci in quello che promette di essere un action adventure adrenalinico e divertente, incentrato principalmente sui combattimenti ma che non disdegna assolutamente delle fasi esplorative ricche di enigmi ambientali piuttosto semplici da risolvere grazie all’aiuto degli altri Guardiani.
In Marvel’s Guardians of the Galaxy l’esplorazione conta!
Durante l’esplorazione infatti, ci siamo ritrovati davanti a dei generatori da attivare grazie all’aiuto di Rocket, che, con le sue dimensioni ridotte, si è potuto infiltrare in un condotto precedentemente aperto grazie ai colpi del nostro blaster per reindirizzare la corrente elettrica nei giusti punti, aprendoci un passaggio. Sotto questo punto di vista, ci è sembrata importantissima l’interazione con i Guardiani; il titolo infatti non vi dice chi utilizzare per superare quel determinato enigma o quel determinato ostacolo, ma lascia a voi il compito di ordinare agli altri membri del gruppo di interagire con l’ambiente circostante. Non mancheranno, come da tradizione per i Guardiani della Galassia, rifiuti, discussioni, opere di convincimento e così via.
I vari enigmi presenti potranno anche essere risolti grazie ai blaster in dotazione di Star Lord che, mediante proiettili elementali, potrà congelare, elettrificare o distruggere degli elementi di interesse che saranno poi utili a proseguire nel gioco.
Combattere al ritmo di musica
Terminata la fase dedicata all’esplorazione, in cui abbiamo potuto apprezzare un’enorme cura per il world building, che sprizza passione per i comics Marvel da tutti i pori, Marvel’s Guardians of the Galaxy ci ha chiamati a prendere un’importante decisione relativa al mistero nascosto dentro l’edificio dei Nova Corps. Abbiamo provato entrambe le scelte disponibili, ed abbiamo potuto notare come l’unica differenza sostanziale nel gameplay fosse relativa all’aggiunta di un combattimento; cosa diversa per la narrativa, che a seconda della decisione presa ha cambiato completamente registro limitatamente ai dialoghi dei Guardiani ed alla consapevolezza degli stessi su ciò che li circonda. Siamo estremamente curiosi di sapere se tale sistema porterà quelle effettive differenze di cui hanno parlato gli sviluppatori all’interno del gioco finale.
Subito dopo questa piccola, ma determinante scelta, siamo stati finalmente catapultati in una serie di scontri contro una buona, ma non ottima, varietà di nemici, divisi per l’occasione in “leggeri” e “pesanti”; scontri in cui Marvel’s Guardians of the Galaxy mostra una inaspettata nonché piacevole profondità, la cui mancanza avrebbe significato un’enorme monotonia.
Come già anticipato in precedenza, durante l’intera durata di Marvel’s Guardians of the Galaxy potremo prendere il controllo del solo Star Lord non solo durante l’esplorazione, ma anche nei combattimenti. Quill, armato dei suoi fidi blaster, da ricaricare velocemente con il giusto timing, potrà bersagliare i nemici con scariche di proiettili normali o caricati mentre è impegnato a schivare i potenti ed incessanti attacchi avversari con scivolate e roll. Inoltre, il leader dei Guardiani potrà sfruttare i già citati proiettili elementali per infliggere danni sia alla salute sia alla stagger gauge dei nemici; quest’ultima, una volta riempita, vi permetterà mediante una combinazione di tasti di scatenare una spettacolare finisher capace di danneggiare o eliminare direttamente il nemico. Chiaramente, stando a quanto visto anche negli scorsi trailer, bisognerà trovare la giusta debolezza per stordire i nemici, che saranno sensibili probabilmente a diversi tipi di attacco a seconda della loro natura.
Ogni nemico sconfitto in maniera “stylish” rilascerà sul terreno un buon quantitativo di cure, utili a non soccombere all’inferno di proiettili in cui ci siamo ritrovati, che, nonostante la difficoltà impostata a livello “normale”, ha saputo metterci in serio pericolo in più di un’occasione.
Non esiste il singolo, conta il gruppo
Così raccontato, il combat system di Marvel’s Guardians of the Galaxy sembra essere quello di un classico TPS da cui è stato eliminato il sistema di coperture. Beh, così non è, in quanto per vincere ogni singolo scontro servirà una buona dose di strategia e soprattutto il corretto utilizzo delle abilità degli altri Guardiani, attivabili in ogni momento grazie ad un apposito tasto. Contare sul solo Star Lord infatti vi porterà quasi sicuramente a morte certa perché non è quella l’idea degli sviluppatori, che con le loro scelte di design hanno chiarito che i Guardiani della Galassia sono un gruppo in cui ognuno deve fare la sua parte, in cui il singolo può poco o nulla senza l’altro.
Il corretto utilizzo delle skills a disposizione di Rocket, Gamora, Groot e Drax sarà dunque fondamentale sia per la progressione dell’esplorazione, sia per vincere nei vari scontri che vi si pareranno davanti. Starà a voi capire quale delle abilità dei Guardiani sarà più utile contro questo o quel nemico, e solo sfruttando al meglio le stesse potrete finalmente avere la meglio sulle minacce che gli sviluppatori hanno inserito nel titolo. Oltre a questi comandi da impartire, Eidos Montreal ha implementato all’interno del gioco un sistema di QTE che, mediante la pressione di un singolo tasto, permetterà al giocatore di far interagire uno dei Guardiani con l’ambiente circostante, che verrà sfruttato al meglio per infliggere un quantitativo di danni estremamente alto ai malcapitati di turno, che si vedranno arrivare addosso dei carichi sospesi in aria, dei barili esplosivi, delle granate e così via.
Una volta eliminato un discreto numero di nemici avremo inoltre a disposizione una simpaticissima ultimate, già vista ampiamente nei trailer di gioco; tramite la pressione dei due dorsali Star Lord indosserà le cuffiette del suo fido walkman e, dopo una cutscene, dovrà trovare il modo migliore per motivare i suoi compagni di squadra. A seconda della scelta, il gruppo riceverà un boost più o meno grande al loro valore d’attacco, unito ad un cooldown delle abilità nettamente ridotto. Nel mentre sarà possibile ascoltare una delle tante canzoni arcinote che fanno parte della OST di Marvel’s Guardians of the Galaxy, che si preannuncia essere meravigliosa. Rick Astley, non diciamo altro.
Nonostante la natura single player del titolo dunque, dimenticate la possibilità di contare sulle forze del solo Star Lord; senza un’attenta gestione dell’intero gruppo (simile e addirittura più approfondita rispetto a quella vista in Tales of Arise) Marvel’s Guardians of the Galaxy saprà come mettervi in seria difficoltà. In tutta onestà, ci aspettavamo un combat system meno stratificato, ma siamo stati sorpresi in positivo dal lavoro svolto dagli sviluppatori.
L’unico, piccolo problema riscontrato è relativo al sistema di controllo, che a causa dei tanti tasti da premere potrebbe risultare un po’ complesso almeno nelle fasi iniziali dell’avventura; una volta fatta l’abitudine tuttavia, controllare i Guardiani della Galassia vi sembrerà estremamente naturale.
Ottima art direction!
Dal punto di vista tecnico non possiamo dire granché, dato che la nostra prova è stata effettuata via streaming. Nonostante gli ovvi problemi legati al fatto di avere tra le mani una vecchia build, uniti ad una poca nitidezza dell’immagine dettata proprio dallo streaming, Marvel’s Guardians of the Galaxy ci è sembrato essere ottimo dal punto di vista della direzione artistica e della qualità generale di ambientazioni, modelli poligonali e nemici. Nonostante non fossimo davanti ad una build definitiva, non abbiamo notato alcun calo di frame rate anche quando lo schermo si riempiva di particellari ed effetti di luce di ogni tipo. Per questo particolare ambito vi rinviamo, ovviamente, alla nostra recensione.
In sostanza dunque Marvel’s Guardians of the Galaxy ci è sembrato una bellissima sorpresa; un titolo che sprizza passione per i fumetti Marvel da tutti i pori, e che siamo sicuri farà breccia nel cuore dei tanti amanti dei prodotti della Casa delle Idee. Grazie ad un combat system piuttosto sacrificato e strategico, e ad una trama che promette momenti di altissimo spessore, i fan potrebbero dimenticare il mezzo passo falso fatto con Avengers, e dare fiducia ad un prodotto che ci è sembrato pronto a stupire. Appuntamento a breve con la nostra recensione!