Nella recente storia del videogioco, forse nessun titolo ha presentato problemi di cheating come Call of Duty: Warzone. Sono ormai note le disamine e le problematiche legate al titolo Battle Royale e a cheaters e hackers. È noto il caso dello streamer italiano Pow3r e passando su scala internazionale, sono estremamente numerosi i casi di cheating in Warzone.
Il fenomeno del cheating accompagna la storia del videogioco sin dalle sue origini. Alterazioni, manipolazioni e modifiche del codice di un gioco permettono di sperimentare nuove possibilità, creative e ludiche, di vario genere. Tra queste, soprattutto nei videogiochi competitivi, il fenomeno del cheating si è affermato come prassi atta a ribaltare le regole in campo, portando a vittorie semplici per chi si avvale dei trucchi.
Cheaters nella Beta di Call of Duty: Vanguard
Nello scorso mese di luglio, i cheaters di Call of Duty sono persino stati in grado di ostacolare e sospendere i Twitch Rivals, una delle più importanti competizioni legate al videogioco. Ma non finisce qui. Nelle ultime ore la piaga dei cheaters si è fatta strada all’interno della Beta di Call of Duty Vanguard, il nuovo titolo di Activision.
Questo weekend, i giocatori attivi su tutte le piattaforme hanno potuto partecipare all’Open Beta di Call of Duty: Vanguard, disponibile per alcuni giorni, dal 16 al 20 Settembre 2021. Nonostante il gioco sia ben lontano dalla sua uscita – prevista per il 5 Novembre 2021 – molti giocatori stanno segnalando che i cheater sono stati una presenza massiccia durante la beta di questo fine settimana.
A quanto pare non sono servite le premesse con cui è stato introdotto il comparto multigiocatore di Call of Duty: Vanguard, per cui la caccia ai cheater promossa da Activision su Warzone, Cold War e Modern Warfare si sarebbe protratta a tempo da determinare.
Di fatto, le misure anti-cheating pesantemente pubblicizzate devono ancora essere introdotte in Call of Duty: Vanguard – si tratta comunque di una Beta – e ciò significa che i sistemi di cheating presenti nei titoli precedenti sono ancora in funzione. Questo ha portato i fan a sfogarsi su Twitter e Reddit.
Al momento la Beta di Call of Duty: Vanguard è disponibile solo per chi he pre-ordinato il gioco e per i giocatori di PlayStation che possono accedervi gratuitamente. Le prove video postate dai fan mostrano cheater che impiegano principalmente wall hacking – pratica per cui alterando il codice di gioco è possibile visualizzare i nomi utente dei giocatori in campo e prevedere così le loro mosse – e magnetic bullet – azione che permette al cheater di andare sempre a segno, eliminando i giocatori avversari.
Nonostante tutto, potrebbe esserci del positivo: i giocatori che hanno provato la Beta di Call of Duty: Vanguard possono sperare che i cheater, con la loro pratica, stiano involontariamente fornendo al team di sviluppo del gioco numerose informazioni su come funzionano i trucchi in Vanguard e quindi come ottimizzare il comparto multiplayer in vista dell’uscita del gioco.
Cosa ne pensate commodoriani? Avete provato le Beta di Call of Duty:Vanguard? Avete avuto problemi con cheaters? Fatecelo sapere con un commento!