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Call of Duty: niente Vanguard per i bannati da Warzone

Negli scorsi mesi vi abbiamo spesso parlato della piaga dei cheater che affligge Call of Duty: Warzone. Il battle royale di casa Activision ha dovuto fare i conti con questi giocatori sin dal suo lancio e la mancanza di un anti-cheat ha portato molti giocatori addirittura ad abbandonare il gioco.
Ciò non ha comunque impedito alla software house di bannare moltissimi utenti nel tempo. E gli effetti di queste ondate di ban ricadranno anche su Call of Duty: Vanguard.

Il prossimo capitolo della serie è in uscita a novembre, ma già in questi giorni è possibile provare il titolo grazie a una open beta. Il titolo sviluppato da Sladgehammer disporrà sin dal lancio di un anti-cheat, che successivamente verrà anche integrato su Warzone.
Ma nonostante questo, il team di sviluppo si è voluto attrezzare contro i giocatori già colpevoli di cheating.

Come riportato da CharlieIntel, figura nota nell’ambito di Call of Duty, tutti coloro che hanno subito un ban dell’account o dell’hardware su Warzone, non potranno giocare a Call of Duty: Vanguard.
Una presa di posizione molto forte e decisa da parte di software house e publisher.

“Se siete attualmente bannati da Call of Duty: Warzone – sia ban di hardware sia di account – siete bannati anche da Call of Duty: Vanguard.”

Le conseguenze della decisione relativa Call of Duty: Vanguard?

Una scelta come detto molto forte ma che si porta dietro alcune “problematiche”. Questa decisione si basa sull’idea che qualsiasi giocatore bannato da Warzone sia al corrente della suddetta, in modo tale che non vada ad acquistare il nuovo titolo della serie.
Ma nel momento in cui un giocatore dovesse acquistare Vanguard pur essendo bannato su Warzone, ci chiediamo quali potrebbero essere le conseguenze.

Voi cosa ne pensate di questa decisione? La condividete? Pensate possa creare dei problemi ad Activision e Sladgehammer? Fatecelo sapere lasciando come sempre un commento.

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Samuel Bianchi

Samuel Bianchi

Videogiocatore svezzato dalle sapienti mani della prima Playstation e dal Sega Mega Drive, nel tempo ha sviluppato un interesse particolare per i giochi di ruolo. Cresciuto vivendo il videogioco in solitaria, ora ha un forte desiderio di analizzare il mondo videoludico con gli altri appassionati, approfondendone le capacità aggregative e comunicative, tipiche della grande arte.

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