Ci dice addio Clive Sinclair, l’inventore dello ZX Spectrum
Il mondo dell’informatica e dei nerd è in lutto, perché la notizia più triste di oggi è la scomparsa di uno dei suoi “papà”. Si tratta di Sir Clive Sinclair, per chi non lo conoscesse, l’inventore dello ZX Spectrum. Quest’ultimo è stato il più grande rivale del Commodore 64 in una battaglia videoludica che ha segnato la storia delle console.
A confermare la morte dell’inventore è sua moglie, Belinda, che ha raccontato di una lunga lotta contro la malattia che lo ha portato via all’età di 81 anni nella sua casa a Londra. Ancora oggi i maggiori sistemi informatici si basano sulle scoperte di Sinclair e sulle innovazioni che lo hanno reso uno dei più importanti pionieri dell’elettronica e dell’home-computing.
Dopo aver abbandonato gli studi all’età di soli 17 anni, Clive Sinclair si autofinanziò grazie al lavoro di giornalista. Occupandosi di articoli che riguardavano la tecnologia riuscì, poi, ad ottenere i fondi necessari per la creazione della Sinclair Radionics. Sua moglie, in un’intervista al The Guardian, ha raccontato che il suo obiettivo era quello di rimpicciolire i dispositivi elettronici per renderli accessibili ovunque e a chiunque.
Questo sogno portò alla nascita delle calcolatrici tascabili, le sue invenzioni più famose. Tra le altre invenzioni di Sinclair c’è da ricordare anche il C5: un triciclo a batteria creato nel 1985 che, però, non ebbe molta fortuna. Anche il Sinclair TV 80, una mini tv portatile, probabilmente era un’idea troppo avanti rispetto alle necessità dell’utenza dell’epoca.
Probabilmente Sir Clive Sinclair non avrà ottenuto tutti i successi che meritava, ma questo è il prezzo da pagare quando si è un visionario. Non avrà inventato in anticipo un unicorno robot per bambini, ma ha dato un contributo essenziale per lo sviluppo dei dispositivi informatici. Senza le sue scoperte non potremmo usufruire di quelli che, per no oggi, sono macchinari comuni e che ci aiutano nella vita di ogni giorno.