Facebook e Luxottica hanno appena annunciato i Ray-Ban Stories, degli occhiali intelligenti che segnano l’ingresso del social network più famoso al mondo dell’ottica. Grazie all’accordo con l’azienda italo-francese EssilorLuxottica, capogruppo di Ray-Ban, il nostro caro amato Mark Zuckemberg ha creato con il suo team degli occhiali molto interessanti.
Annunciati giovedì 9 settembre 2021 dallo stesso Zuckemberg insieme a Rocco Basilico (un nome poco italiano), chief wearables officier di Luxottica, i Ray-Ban Stories sono i primi occhiali smart al mondo che non scendono a compromessi con lo stile. Consentono principalmente di fare foto e video oltre che a condividerle direttamente sui social tramite Wi-Fi e Bluetooth oltre a numerose altre cose.
L’avvento delle “storie” in tempo reale con Ray-Ban Stories
I Ray-Ban Stories sono solo il primo frutto di una lunga collaborazione pluriennale tra Facebook e Luxottica e già fanno molto discutere. A livello di design rimangono dei classici occhiali da sole che unisce molto lo stile già visto in modelli come Wayfarer, Round e Meteor e, in realtà, non pesano molto diversamente da quest’ultimi (49.6 g, solo 5g in più rispetto ai normali occhiali).
L’aspetto rimane quindi quello iconico nato nel 1952 che, come ispirazione, aveva le pinne posteriori della Cadillac e si è già visto in decine e decine di film cult come The Blues Brothers o indossati da personaggi come Micheal Jackson. Si potranno, inoltre, scegliere venti combinazioni diverse di colori, stili, lenti (graduate e non) e dimensioni.
Le funzioni principali
La caratteristica più importante dei Ray-Ban Stories è la presenza di ben due fotocamere da 5 Megapixel vicino alle cerniere che rimangono molto nascoste. Queste permettono di fare foto a una risoluzione di 2592 x 1944 pixel e fare video 1184 x 1184 pixel a 30 fps. Tutto questo viene salvato su una memoria interna da 8 GB che permette di salvare più di 500 foto o 30 video (avendo un limite massimo di 30 secondi).
Per problemi di privacy è stato aggiunto un LED bianco vicino alle fotocamere che si accede in automatico quando si scatta una foto o si registra un video. Inoltre, Facebook ha dichiarato ufficialmente che, per ora, il riconoscimento facciale è del tutto bloccato quindi gli occhiali non riescono in nessun modo a identificare i volti delle persone. Non si esclude un aggiornamento in futuro.
L’altro elemento di distinzione sono le stanghette, leggermente più grandi rispetto ai modelli classici. Questo perché le aste dei Ray-Ban Stories contengono 3 microfoni per la registrazione dell’audio durante i video e per usare un assistente vocale e 2 altoparlanti integrati. Inoltre, la stanghetta sinistra integra il pulsante soft-touch per l’accensione e lo spegnimento mentre quella di destra monta il pulsante principale.
Tramite l’asta principale si può, infatti, gestire la riproduzione di musica e chiamate oppure scattare una foto o registrare un video mentre scorrendo sul tasto si può modificare il volume. Un tocco prolungato fa partire l’assistente vocale di Facebook che tramite alcuni comandi può scattare foto o far partire chiamate (per ora solo in inglese ma saranno in futuro disponibili anche l’italiano, il francese e lo spagnolo).
I Ray-Ban Stories, purtroppo, non sono resistenti all’acqua e alla polvere, quindi, viene sconsigliato l’utilizzo al mare o in piscina. Per quanto riguarda l’autonomia si parla di circa 6 ore con uso moderato tra cui un’ora di riproduzione di musica, 30 minuti di chiamate, 10 foto e 10 video realizzati e condivisi tramite Bluetooth allo smartphone. La ricarica viene effettuata tramite USB Type-C e si ottiene il 100% in circa 70 minuti e la custodia permette tre ricariche complete.
La realtà aumentata e la privacy
“Le sfide tecniche per la realtà aumentata sono formidabili, ma anche molto difficili. Per alcune non abbiamo neanche prove in laboratorio che ci facciano credere che le risolveremo nei prossimi dieci anni. Come facciamo a essere sicuri che le persone siano a proprio agio con quella tecnologia e siano disposte integrarla nelle loro vite? Penso che le sfide sociali siano più difficili di quelle tecniche: non vogliamo introdurre una nuova tecnologia appena è disponibile, dobbiamo farlo in modo incrementale. Microfoni, fotocamere, musica e chiamate vocali sono cose che capiamo e che gli occhiali fanno meglio e più velocemente dello smartphone”
L’app Facebook View, già disponibile su Android e iOS, è lo strumento per utilizzare a pieno i nuovi Ray-Ban Stories e tramite questa si potranno gestire tutte le funzioni degli occhiali, tra cui la condivisione sui social. Viene però specificato sia da Zuckemberg che da Basilico che le foto e i video non verranno mai utilizzati da Facebook e/o Luxottica per nessun motivo e il LED bianco posto sulle stanghette serve proprio ad avvertire chiunque andasse contro questo tipo di registrazioni.
Prezzi e disponibilità
I nuovi occhiali da sole Ray-Ban Stories sono già disponibili sul sito ufficiale e in una selezione di negozi Luxottica con prezzi che partono da 329 Euro per la versione base. Verranno commercializzate poi anche la versione con lenti polarizzate a 359 Euro e quella con lenti fotocromatiche a 409 Euro.
Fonte: Il Corriere