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My Hero Academia 325 | Uniti da One for All

Dopo i primi dubbi relativi all’uscita o meno del capitolo questa settimana dal momento che MangaPlus indicava non il 5 settembre ma il 12, il capitolo 325 di My Hero Academia è uscito e, inutile dirlo, risponde agli altissimi standard ai quali Kohei Horikoshi ci ha abituati da diverse settimane a questa parte.

Che My Hero Academia fosse uno shonen dall’altissimo potenziale lo sapevamo già da oltre una decina di volumi, se non di più. Ciò che però è ancora più bello di questo manga è sempre il modo con cui riesce a coinvolgere il lettore con le emozioni al suo interno: soffriamo e piangiamo con Deku e con gli altri in questo capitolo così come in tanti altri. E soprattutto negli ultimi usciti non possiamo fare altro se non emozionarci ripensando alla crescita di questo straordinario protagonista.

Nel capitolo 324 di My Hero Academia abbiamo visto finalmente un Deku in grado di gettare la maschera: il ragazzo cade, commosso di fronte alle parole di Uraraka e al suo affetto sincero, e riesce finalmente a piangere e ad accettare di farsi aiutare dai suoi amici. Abbandona dopo così tanti capitoli il percorso dell’eroe solitario che aveva intrapreso e decide di tornare alla Yuei perché, ormai lo abbiamo capito, solo attraverso la cooperazione e l’aiuto reciproco potranno nascere gli eroi più forti di sempre, gli unici in grado di sconfiggere definitivamente All for One e i suoi scagnozzi.

My Hero Academia

Il capitolo 325 di My Hero Academia, dal titolo “Legato al One For All”, inizia dove eravamo rimasti: Deku sta piangendo e Kota, il primo bambino che lo abbia mai definito “il suo eroe” nella terza stagione dell’anime corre da lui chiedendogli scusa per non averlo soccorso prima. Aveva paura, spiega il bambino, ma dopo avere sentito il discorso di Uraraka ha finalmente deciso di muoversi e andare da lui, perché il suo desiderio è di diventare come Deku. Tra le lacrime, Kota gli chiede di non piangere più e lo rassicura dicendogli “io sono qui”. E quel sincero e genuino “io sono qui” era esattamente ciò che Deku aveva bisogno di sentirsi dire.

Anche i civili sono convinti dalle parole di Uraraka e accettano che Deku rimanga a riposare alla Yuei, pur lamentando che gli eroi presenti non bastano per difendere tutta la popolazione e che, ovviamente, il ragazzino non dovrà rimanere per sempre alla Yuei ma solo il tempo che gli sarà necessario per riprendersi.

A quel punto uno dei civili prende la parola e chiede ai civili per quanto tempo intendono essere dei semlici spettatori delle vicende. Ai suoi occhi appare ovvio: fino a quel momento si sono limitati a guardare l’esibizione teatrale degli eroi, mandandoli, anzi abbandonandoli tutti in prima linea senza considerare che anche loro erano infondo solo degli esseri umani e, come tali, rischiavano di morire o crollare sotto il peso delle responsabilità (esattamente come è successo a Deku). Forse è necessario che anche loro smettano di essere dei semplici spettatori e diventino attori attivi nelle vicende, dopotutto.

Un altro civile, anche lui sull’orlo delle lacrime, chiede a Deku se ora che è alla Yuei riuscirà a restituire loro la vita normale di un tempo. Deku stavolta non esita e, ancora col volto rigato dalle lacrime e sporco dal sangue e dal fango di poco prima, risponde: io non sono più solo, mi riprenderò tutto. Non potrebbe esserci dichiarazione di intenti più forte e decisa.

La scena a questo punto si sposta su Shoto, Endeavor ed Hawks, distanti dal resto della folla. Endeavor commenta che nonostante tutto non è stato fatto un solo passo avanti, in chiara contraddizione con quanto detto dal preside della Yuei nello scorso capitolo. Neanche Hawks è d’accordo con le parole di Endeavor e dice che, in realtà, un passo avanti decisivo è stato fatto: Deku ha mostrato come tutti alla Yuei siano uniti dallo One for All, e questa potrebbe rappresentare la carta vincente degli eroi contro All for One.

Se tutti si affideranno l’un l’altro, si fideranno e lotteranno insieme… Allora il futuro sarà sicuramente radioso. Questo è il messaggio egli ultimi capitoli di My Hero Academia; un messaggio positivo, pieno di speranza ed estremamente attuale e coerente con quanto abbiamo visto fino ad ora nel manga.

Il capitolo termina mostrandoci finalmente Aizawa dopo tantissimo tempo. L’insegnante è mostrato con l’occhio fasciato e con una protesi alla gamba.

Aizawa, con un volto talmente determinato da fare quasi paura, conclude il capitolo con la frase “ora tocca a noi vendicarci”. Fuori dai cancelli della Yuei vediamo All Might allontanarsi, e ciò non preannuncia nulla di buono per i prossimi capitoli di My Hero Academia.

Vi ricordiamo che come sempre potete leggere il capitolo 325 di My Hero Academia e tutti i precedenti sul sito di MangaPlus, o in alternativa sulla omonima App, in cui ogni domenica vengono caricati i nuovi capitoli.

Qui potete trovare tutti i nostri commenti ai capitoli precedenti del manga.

Che ne pensate voi Commodoriani del capitolo 325 di My Hero Academia? Fatecelo sapere con un commento!

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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