È ancora lunga la strada che separa Cyberpunk 2077 dalla serenità: a ormai quasi un anno di distanza dall’uscita del gioco, c’è ancora tanto lavoro da fare e la recente patch 1.23 non si è dimostrata risolutiva come anticipato. Ecco quindi che CD Projekt RED ricorre alle armi pesanti, assumendo utenti e fan del gioco.
Sin da quel 10 dicembre 2020 in cui Cyberpunk 2077 ha visto la sua distribuzione – dopo quasi 8 anni di lavoro – il gioco è entrato in una tempesta di negatività da cui non è ancora uscito. Tra forti aspettative e una comunicazione marketing fragile e capsiosa, Cyberpunk 2077 non è ancora oggi il gioco che doveva essere.
Tra glitch, bug e crash alcuni utenti hanno sfruttato quel minimo di potenziale racchiuso del gioco, provando a perfezionarlo o affondarlo tramite l’applicazione sapiente di mod di tutti i tipi – dalla personalizzazione del proprio avatar a quella dei veicoli di gioco.
Ecco quindi che, tentando di riemergere dalla tempesta in cui stanno sia sprofondando Cyberpunk 2077 che CD Projekt RED, la casa di sviluppo polacca ha deciso di arruolare tra le sue fila alcuni modder molto conosciuti sul web e nelle community dedicate al gioco.
In particolare, il gruppo di giocatori e modder appartenenti a Yigsoft, piccola azienda dedicata alla programmazione software, è stato scelto da CD Projekt RED per collaborare al processo di scrittura backend di Cyberpunk 2077. Ad annunciarlo è stato uno dei modder che sul canale discord dedicato al gioco ha comunicato agli utenti la scelta di CD Projekt RED.
In realtà, la scelta dello studio polacco non è così sorprendente. Di fatto, già in passato l’azienda aveva fatto ricorso a uno o più utenti delle comunità di modder rispettivamente per coadiuvare il processo di sviluppo e perfezionamento di The Witcher 2 e The Witcher 3.
Il ricorso ai modder non dovrebbe quindi far pensare che CD Projekt RED sia a corto di risorse, ma che per migliorare Cyberpunk 2077 sia anche necessario l’intervento di fan e utenti che hanno ricevuto il gioco così come sviluppato originariamente per poi apportare modifiche personali e personalizzate.
Inoltre, non è detto che questa scelta possa in qualche modo velocizzare il ri-sviluppo di Cyberpunk 2077: anzi è probabile che alla luce dei problemi emersi con la patch 1.23 e in vista dei DLC – di cui sono trapelate informazioni in rete – i tempi di lavorazione al gioco si allunghino ancora.
Non ci resta che aspettare e osservare gli sviluppi di una questione mediatica senza precedenti. Cosa ne pensate commodoriani di questa scelta? La ritenete opportuna? Fatecelo sapere con un commento!