Sono ormai ben note le politiche protettive dell’associazione MOvimento Italiano GEnitori (meglio conosciuta con l’acronimo MOIGE) verso pubblicità e programmi televisivi, proprio come è successo per lo spot di Lino Banfi. Questi video hanno spesso generato polemiche e azioni di censura immediate da parte delle reti TV, specie se tali programmi venivano trasmessi in quella che viene definita “fascia protetta” (che secondo le ultime regolamentazioni televisive è compresa tra le ore 7 e le 22.30).
L’ultimo bersaglio del MOIGE è uno spot televisivo trasmesso durante tale fascia oraria, che ha protagonista Lino Banfi. Da qualche giorno sulle reti televisive nazionali TimVision trasmette uno spot dedicato alla propria offerta “Calcio e Sport” che ha per protagonista l’attore nei panni del personaggio di Oronzo Canà, forse il personaggio più noto interpretato da Lino Banfi, protagonista dei due film de L’allenatore nel pallone.
In particolare, ciò che ha provocato le ire del MOIGE è l’espressione “porca puttena” che Banfi pronuncia all’interno dello spot, cavallo di battaglia proprio del personaggio di Oronzo Canà. L’espressione era tornata in auge in concomitanza con gli Europei 2020 di calcio, per via di un’esultanza di Ciro Immobile e Lorenzo Insigne.
La protesta del MOIGE contro Lino Banfi
Il MOIGE ha dunque esposto una denuncia all’Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV Minori. Come riportato da Adnkronos, la nota dell’esposto dell’associazione afferma:
È proprio questa espressione, ovvero ciò che rende sgradito lo spot alle famiglie e ai minori, ad aver richiamato l’attenzione del Moige: sembra infatti che, affinché lo spettatore a casa non si annoi, sia necessario ravvivare l’interesse con qualcosa che possa scandalizzare o almeno catturare Il pubblico. […] In una TV già subissata da contenuti volgari e inadatti ai minori, non si sente davvero bisogno di un ulteriore dose di cattivo gusto e volgarità: e non è possibile derubricare un’esclamazione del genere trasformandola in un motto di spirito o in una forma ironica, giocando magari sul personaggio – amatissimo – di Oronzo Canà.
La vicepresidente e responsabile dell’Osservatorio Media Moige, Elisabetta Scala ha aggiunto che la denuncia verso lo spot TimVision rappresenta
una nuova iniziativa contro la volgarità in TV che dimostra in modo chiaro come uno degli scopi del Moige sia battersi contro la violenza e la volgarità, soprattutto quando può recare danno ai minori, senza alcun pregiudizio.
In passato l’attenzione del MOIGE si è spesso rivolta verso serie e film per bambini, in particolare i prodotti animati provenienti dal Giappone trasmessi da Mediaset. Un tema quello della censura che è sempre molto delicato quando si parla di soggetti minori.
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Fonte: Adnkronos