Sono passati ormai otto anni dall’uscita del quarto capitolo di Saints Row, e pur tenendo conto della sua edizione Re-elected, dell’espansione stand-alone Gat Out of Hell e dello spin-off Agents of Mayhem, quella del franchise dei 3rd Street Saints è un’assenza dalle scene considerevole, che perdura dall’ormai lontano 2017.
Che l’IP in mano a Volition avesse un qualche tipo di nuova iterazione in cantiere era stato confermato già in tempi non sospetti da Deep Silver e, successivamente, anche da parte dei suoi stessi creatori. Ciò che non sembrava così scontato alla vigilia è, invece, il rebooting totale a cui la stessa è stata sottoposta.
Un paio di settimane fa abbiamo avuto il piacere di partecipare ad una presentazione a porte chiuse su quello che è stato definito a più riprese “Il titolo più ambizioso e vasto della serie di Saints Row“. Ecco, quindi, che ci apprestiamo a riportare tutte le informazioni che ci sono pervenute in quella sede ed alcune personali sensazioni sul progetto in uscita il 25 febbraio del prossimo anno.
Perché un reboot?
L’esigenza di ricominciare dal principio è stata esplicitata in maniera molto chiara dal team di sviluppo nel corso della presentazione: la serie originale è stata descritta come ‘figlia del proprio tempo’ ed arrivata al più proverbiale dei punti di non ritorno.
Se è vero che l’unico limite alla creatività sono le stelle, dopo aver reso il protagonista il sovrano incontrastato della Galassia, c’erano effettivamente pochi sbocchi narrativi per il filone principale. L’obiettivo di Saints Row sta dunque nel riportare la serie alle proprie origini, partendo da un semplice questito: cos’è che rende i Saints tali?
Nella ricerca dell’essenza del franchise, quindi, Volition ha convenuto di dover ripartire sulla base di una crime-story contemporanea in cui tutti potessero immedesimarsi. Ci è stato garantito che, così facendo, il team narrativo abbia avuto gli strumenti per scrivere esattamente la storia che avrebbe voluto narrare, pur senza allontanarsi troppo dai canoni sopra le righe e paradossali che hanno contraddistinto le precedenti incarnazioni.
Welcome to Santo Ileso
A fare da sfondo alle vicende di gioco ci sarà la città di Santo Ileso, una metropoli ispirata a quelle del sud-ovest degli States. Una delle regioni più vive, colorate ed ispaniche del paese. Una sorta di San Diego fittizia dove poter mettere in piedi il nostro, personalissimo impero del crimine.
La città sarà suddivisa in 9 differenti distretti, ognuno animato da architetture, propositi e ceti diversi. L’accento è stato posto specificatamente su questa caratteristica: sulla palpabile eterogeneità tra le differenti zone esplorabili che metropoli avrà in serbo per il videogiocatore.
A tal proposito, farsi strada nella malavita santoilesiana non sarà una passeggiata: la città, al momento della formazione dei Saints, sarà spartita tra tre preesistenti gang: Los Panteros, nerboruti tizi di strada che preferiranno scontro melee ed artiglieria pesante per risolvere le controversie; Marshall Defence Industries, commando high-tech che avrà il controllo dello Skyline di Santo Ileso e gli Idols, icone del New World Order motivate dallo scopo di raggiungere a qualsiasi costo fama e ricchezza.
E poi ci saremo noi, il boss dei Saints, quattro amici – almeno nel nucleo originale, visto che sarà possible fare recruiting di nuove leve – che si staccheranno dalle rispettive fazioni per mettersi in proprio e porre in essere una start-up criminale coi fiocchi!
Per quanto ci sia stato possible vedere solo spezzoni di una demo in pre-alpha, abbiamo potuto apprezzare la bontà del lavoro svolto su Santo Ileso grazie all’utilizzo di un engine tutto nuovo, che farà il proprio esordio proprio con il reboot di Saints Row.
Conquista il territorio, spara e via a mille all’ora
La Campagna del prossimo titolo dei Saints sarà giocabile anche in co-op a due giocatori e promette di essere esplosiva, come di consueto. A Santo Ileso sarà il giocatore a prendere le redini della situazione, e man mano che la nostra allegra combriccola di malviventi sarà capace di reclamare per sé un territorio, starà a noi decidere cosa farne. Senza entrare troppo nel dettaglio, abbiamo evinto che le possibilità saranno numerosissime ed un elemento simil-gestionale permeerà ogni nuova conquista, aprendo scenari sempre inediti in termini di gameplay. Sia per quanto riguarda le costruzioni edificabili che della concreta attività criminale che nelle nuove strutture sarà svolta.
Capitolo Shooting & Driving: anche queste mansioni sono state oggetto di un restyling, ma senza alcuna velleità di stravolgere la formula del passato. ‘arcade’ resta la parola d’ordine in entrambe, pur evitando di scadere nell’eccessivo o nel grossolano. In tal senso, gli sviluppatori hanno affermato che potremo aspettarci armi fuori di testa, anche se sono finiti i tempi in cui, per abbattere i nemici, dovevamo avvalerci di un enorme dildo viola.
Cosa sarebbe Saints Row senza i Saints?
Come già accennato, il nucleo fondamentale dei nuovi Saints sarà formato da quattro membri, incluso il giocatore che prenderà il ruolo del Boss – grande enfasi sarà posta anche questa volta nella personalizzazione del proprio alter-ego: basti pensare che, solo per quanto riguarda la voce, notoriamente bistrattata negli editor dei personaggi, sarà selezionabile da una rosa di ben 8 possibilità. Gli altri tre elementi del direttivo sono: Eli, il pianificatore; Neenah, l’autista e Kevin, il DJ.
In conclusione…
Pur non essendo stati in grado saggiare con mano la bontà del lavoro svolto da Volition, la grande mole d’informazioni sul progetto Saints Row non può che farci ben sperare per il – prossimo – futuro del franchise. Un nuovo engine, una nuova storia, una nuova città e persino dei nuovi Saints…
Ma con la stessa filosofia d’un tempo, riscoperta per adattarsi alla realtà corrente e fornire ai giocatori nuovi modi, sempre caciaroni, di divertirsi con un sandbox in salsa crime. Riuscirà quest’opera ambiziosissima a mantenere tutte le promesse fatte? Noi lo speriamo vivamente. Anche soltanto come gustosissimo antipasto per tutti coloro i quali sono in astinenza da GTA.