Quante volte ci arrabbiamo con i genitori perché utilizzano la stessa password per tutto? Secondo uno studio, il problema non dipende solo dell’età. O meglio, non dipende dall’essere nati in un’epoca in cui il Web non aveva ancora preso piede. I ragazzi di oggi, infatti, commettono gli stessi errori.
Anche i ragazzi sbagliano a usare le password
Uno studio condotto dal National Institute of Standards and Technology statunitense ha portato a galla comportamenti preoccupanti distribuiti su ampie fasce d’età. La ricerca prende in considerazione le password di 1500 ragazzi tra gli 8 e i 16 anni e i risultati sono stati presentati all’USENIX Security Symposium 2021.
A quanto pare, i ragazzi hanno gli stessi problemi degli adulti con le password e in parte commettono gli stessi errori, pur avendo una sorta di “educazione digitale” più avanzata.
I dispositivi più utilizzati dai ragazzi
Dall’indagine risulta che il dispositivo in assoluto più diffuso tra i giovani è il laptop, un prodotto perfetto per la scuola. Nella fascia d’età 14-16 vince però lo smartphone, usato da oltre il 90% dei soggetti. Interrogati su quante password avessero, i ragazzi hanno risposto di utilizzarne due per la scuola e quattro mentre sono a casa.
Generalmente, i giovani sembrano abbastanza informati su come proteggere i propri dati.
“Il lato positivo emerso dallo studio è che i ragazzi stanno imparando le ‘best practices’ sulle password, come ad esempio evitare di scrivere le password su carta, mantenerle private e uscire dopo ogni sessione”, confermano gli autori.
Purtroppo, queste accortezze non li risparmiano da alcuni errori comuni.
Gli errori più comuni: password mai cambiate e condivise con gli amici
La teoria c’è, la pratica un po’ meno: i ricercatori sono preoccupati per l’utilizzo effettivo delle parole di sicurezza, che troppo spesso vengono messe a rischio a causa di errori banali.
Quattro su dieci tra gli 8 e i 10 anni non cambiano spesso la parola chiave, una costante che con l’età diminuisce solo di poco. Addirittura peggiora il numero di utenti che condivide la password con gli amici: solo due su dieci bambini lo fanno, mentre tra i più grandi si arriva al 44%.
“Per gli adolescenti una parte importante nella costruzione delle relazioni si basa sulla costruzione della fiducia condividendo i segreti. La loro prospettiva è quindi che condividere le password non è un comportamento rischioso”, questa è la spiegazione dei ricercatori.
In conclusione, l’educazione alla sicurezza sul Web arriva solo fino a un certo punto ed è opportuno insegnare ai più piccoli l’importanza di proteggere i propri dati.
Fonti: ANSA.