Dopo Acer, anche Gigabyte finisce nel mirino di RansomEXX
L’attacco Hacker del gruppo RansomEXX ai danni Gigabyte non ha, almeno da quanto dichiarato ufficialmente, rallentato la produzione di componenti nelle fabbriche di Taiwan.
Intatta quindi la linea produttiva, ma compromessi i server interni dell’azienda con più di 112 GB di dati riservati e sotto NDA trai i quali documenti di altre compagnie come AMD, Intel e American Megatrends a disposizione del gruppo hacker.
Lo smart working complice degli hacker
Benché non sia chiaro al momento lo scopo dell’attacco e il valore dei dati sottratti, è certo invece che il lavoro agile ha semplificato la vita degli hacker aggiungendo centinaia di possibilità d’entrata in sistemi aziendali con dispositivi terzi compromessi.
Il precedente riscatto, richiesto ad Acer sempre dal gruppo RansomEXX, era della faraonica cifra di 50Mln di dollari.
Dati che fanno riflettere su quanto la CyberSicurezza sia oggi un tema di fondamentale importanza per le aziende, ma allo stesso modo per il singolo utente che mette letteralmente un pezzo corposo della propria vita online.
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Alle aziende non resta che migliorare la propria sicurezza informatica, investendo in risorse competenti e pronte a rendere ardua l’impresa dei malintenzionati.
Per quanto riguarda tutti noi consumatori finali, iniziare a seguire la nostra rubrica di CyberSicurezza a cura di Tommaso è un ottimo punto di partenza verso la consapevolezza e sicurezza personale sul web